Arrivano in larga parte inaspettate le dimissioni del segretario nazionale del Partito Democratico, Nicola Zingaretti, che ha annunciato il suo passo indietro dalla guida del partito con parole forti, affidate a un post su Facebook.
Zingaretti usa parole forti contro il comportamento che in tanti stanno tenendo nella sua compagine politica: "Mi vergogno che nel Pd, partito di cui sono segretario, da 20 giorni si parli solo di poltrone e primarie, quando in Italia sta esplodendo la terza ondata del Covid".
Si tratta di una decisione che sta generando numerose reazioni politiche anche a Genova, dove a schierarsi a fianco del segretario dimissionario e Alberto Pandolfo, segretario Pd cittadino e membro dell'assemblea nazionale (che è previsto si riunisca il 13 e il 14 marzo prossimi).
Pandolfo scrive direttamente a Zingaretti una lettera aperta pubblicata anche sui social network: "Caro Nicola, da Segretario a Segretario sono con te. Sono solidale e ti capisco, è più che comprensibile il tuo sfogo, ma devi rimanere e continuare il mandato con la rinnovata fiducia dell'Assemblea nazionale che è già convocata il 13 e il 14 marzo. Lì, come componente eletto, mi dichiaro fin da ora pronto ad alzare la delega, per far sì che tu possa continuare a essere il Segretario nazionale del PD".
"E' molto grave ciò che è accaduto in questi giorni, gli attacchi finalizzati a delegittimare il tuo ruolo da Segretario sono inaccettabili in un momento così drammatico per il Paese - aggiunge Pandolfo -. La nostra attenzione come Partito e la nostra missione nel governo Draghi devono essere completamente concentrate sulla crisi sanitaria ed economica. Sono sicuro che in Assemblea, a respingere le tue dimissioni e a rinnovare il tuo mandato, saremo in tanti".