La Polizia Municipale di Genova sta continuando a indagare su quanto avvenuto domenica notte al sistema ‘tutor’ della strada Guido Rossa, finito ko dopo una fiammata. Il fatto è stato ripreso dalle telecamere di videosorveglianza, anche se al momento non è ancora chiaro se si sia trattato di un gesto doloso o di un evento accidentale. Detto questo, ciò che più conta in termini di sicurezza stradale è che il sistema entro breve tempo (qualche giorno) verrà ripristinato e rimesso in funzione. Le analoghe misure di prevenzione degli incidenti stradali attuate anche in altre strade del territorio genovese hanno contribuito a ridurre in misura significativa l’incidentalità, e anche l’elevato numero di infrazioni rilevate sulla Guido Rossa sta a significare che il tutor ricopre un ruolo di grande importanza.
Gli apparati andati distrutti sono quelli sul lato verso Cornigliano della strada. Alimentazione e trasmissione hanno finito per essere messe ko. Come detto, le indagini fino a questo momento non hanno ancora chiarito quale ne sia stata la causa. Per aiutare a fare chiarezza sono finite sotto esame anche le celle telefoniche che tra le 2 e le 4 di domenica notte si sono trovate nell’area dell’apparecchiatura. Il nucleo di Polizia Giudiziaria dei vigili sta esaminando anche i video dalle telecamere: in un filmato si vede una vampata di fuoco, ma secondo gli investigatori era troppo debole per causare i danni così ingenti.
Gli inquirenti stanno portando avanti le indagini con la collaborazione della polizia scientifica: se arrivassero rivendicazioni, la situazione cambierebbe e l’indagine finirebbe direttamente alla Digos. Già a gennaio era stata danneggiata la centralina elettronica delle telecamere intelligenti T-red. Ignoti avevano devastato il gabbiotto in metallo che contiene il software per il funzionamento dell’impianto di rilevamento delle violazioni del Codice della Strada. I sei tutor su strada Guido Rossa per il controllo del rispetto del limite di velocità dei 70 all’ora, erano stati attivati a fine dicembre e in neppure quattro mesi hanno registrato 40 mila sanzioni.
Il tutor lungo la strada Guido Rossa era entrato in funzione per la precisione il 28 dicembre dello scorso anno: “L’obiettivo dell’attivazione - aveva spiegato l’assessore comunale alla Sicurezza, Giorgio Viale - è scoraggiare comportamenti pericolosi alla guida, in particolare l’alta velocità che rappresenta una delle cause principali d’incidenti; i positivi risultati dell’attivazione dei tutor in sopraelevata sull’abbattimento dell’incidentalità ci hanno indotto a mutuare l’esperienza anche sulla Guido Rossa, un’arteria con dati preoccupanti per quanto riguarda gli incidenti registrati: 80 nel 2019, con 36 feriti e 183 persone coinvolte, 27 incidenti nel 2020 con 8 feriti, nonostante il lungo periodo di lockdown e un drastico calo negli spostamenti dei cittadini”.
Sulla Guido Rossa, in direzione Ponente, sono installate tre postazioni di rilevamento periferico: la prima all’inizio del viadotto, la seconda al centro del ponte e la terza poco prima dell’uscita per Savona e per l’aeroporto. In direzione Levante, delle tre postazioni, la prima è subito dopo l’immissione dal sottopasso, la seconda al centro del ponte e la terza prima dell’inizio del tratto a due corsie alla fine della discesa dove è presente un cartello che impone il limite a 50 km/h.