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Attualità | 06 maggio 2021, 17:37

Riqualificazione della zona del crollo del Morandi: arrivati 35 milioni, altri 53 previsti entro fine anno; sarà spazio di memoria e socialità

Intanto Egle Possetti, presidente del Comitato Vittime di Ponte Morandi, ascoltata in Parlamento dalla commissione ambiente e trasporti, annuncia la presentazione di una proposta di legge per istituire una figura a tutela delle vittime d’incuria pubblica

Riqualificazione della zona del crollo del Morandi: arrivati 35 milioni, altri 53 previsti entro fine anno; sarà spazio di memoria e socialità

Trentacinque milioni di euro destinati al comune di Genova per un progetto di rigenerazione e riqualificazione urbana dell’area sottostante il viadotto San Giorgio. Su tutto per creare quella radura della memoria che deve onorare perennemente le 43 vittime del Morandi. Occorrono ancora tuttavia 53 milioni che il sindaco Bucci confida arriveranno entro fine anno. Denaro ottenuto in base a un emendamento al decreto legge 'Sostegni': “Decisione fortemente sostenuta dal governo per testimoniare la particolare vicinanza alla città ferita dal tragico evento dell’agosto 2018” ha detto il ministro delle Infrastrutture e mobilità sostenibili Enrico Giovannini in una sua recente visita a Genova.

Interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana che permetteranno di creare il ‘Parco di Polcevera’. Zona di incontro sociale, momenti sportivi. L’emendamento era stato presentato dalla Lega e riguardava tutti gli 88 milioni del cosiddetto ‘tesoretto’ del ponte. Quattrini a disposizione della struttura commissariale per ristori e lavori. Che tuttavia non erano stati utilizzati per economie di spesa e perché c’erano stati pagamenti da parte di Autostrade. Intanto però, ha spiegato il primo cittadino genovese, in attesa che arrivi il resto si può mettere mano a varie opere, prima su tutte quella del memoriale delle vittime. Ed in tal senso è il leghista Edoardo Rixi, membro della Commissione Trasporti e responsabile nazionale Infrastrutture, ad anticipare come i restanti 53 arriveranno a Genova entro fine 2021 in base ad accordi tra lo stesso ministro Giovannini e Bucci. Indicazioni apprezzate e commentate positivamente da tutto l’arco politico locale, dal governatore Toti al Pd genovese e alla senatrice sempre Pd Roberta Pinotti.

Intanto una rappresentanza del Comitato in ricordo delle vittime di ponte Morandi, guidata dalla presidente Egle Possetti, ha avuto un’audizione alla Camera dei Deputati presso le Commissioni congiunte Ambiente e Trasporti. “Siamo stati ascoltati con attenzione - ha dichiarato Possetti - e a sorpresa, prima dell’audizione, siamo stati ricevuti dal Capo di gabinetto di Draghi. Per noi un segnale positivo. Ci è parso ci sia stata attenzione alla proposta di legge che stiamo per presentare per la creazione di una figura a tutela delle vittime dell’incuria sulle pubbliche infrastrutture e sugli edifici dediti alle attività pubbliche come scuole e altro. Non entra nello specifico della tragedia del Morandi, lo abbiamo pensato per tutto, in generale”.

E la stessa Possetti aveva commentato come “giornata importante e straziante” quella della conclusione delle indagini sul crollo del ponte. “Speriamo - ha affermato - che il processo possa arrivare a definire i veri colpevoli e non diventi il solito mistero italiano. Non dovrà essere troppo lungo e occorre non si arrivi a prescrizioni”. Sono 69 gli indagati, inizialmente 71 (dopo che tre sono deceduti ma si è aggiunto un tecnico) e le due società Aspi e Spea. Ex vertici e tecnici delle aziende, ex e attuali dirigenti e tecnici di ministero delle Infrastrutture e Provveditorato. Tra loro l’ex ad di Aspi Giovanni Castellucci, gli ex numeri due e tre, Paolo Berti e Michele Donferri Mitelli. Le accuse dei pm Massimo Terrile, Walter Cotugno e l’aggiunto Paolo D’Ovidio sono attentato alla sicurezza dei trasporti, crollo colposo, omicidio colposo, rimozione dolosa di dispositivi per la sicurezza dei posti di lavoro e omicidio stradale.

Dino Frambati

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