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Attualità | 15 maggio 2021, 14:37

L’Alta Via dei Monti Liguri: così è nato il grandioso progetto di recupero

Il lavoro di due geografe, Angela Rollando e Annalisa Cevasco, è alla base di tutto il percorso poi intrapreso dai cinque Gal della Liguria, dalla Regione e dall’Agenzia In Liguria, che si occupa della promozione

L’Alta Via dei Monti Liguri: così è nato il grandioso progetto di recupero

In Liguria esiste un sentiero di crinale che attraversa tutta la regione, dall’estremo ponente all’estremo levante. Che è pieno di fascino e di attrattività e che va sempre più promosso e rilanciato, a livello turistico ed escursionistico. Ma tutto questo non basta, se l’Alta Via dei Monti Liguri non viene messa in relazione con tutta la fitta rete di collegamenti sottostanti e con tutta la fitta presenza di borghi e di paesi dell’entroterra: solo e soltanto così, con un recupero e una valorizzazione completi, l’Alta Via può fungere da traino, ed è proprio in questa direzione che va il progetto ‘AV 2020 - L’Alta Via dei Monti Liguri da sentiero di crinale a rete di persone’, un ambizioso percorso di cooperazione che vede coinvolti i cinque Gal della nostra regione, vale a dire i cinque gruppi di autonomia locale. 

Si tratta di Gal Riviera, Gal Valli Savonesi, Agenzia di Sviluppo Gal Genovese (che è anche capofila del progetto), Gal Verdemare e Gal Provincia della Spezia. Sovraintende la Regione Liguria, attraverso i fondi del Psr, cioè il Programma di Sviluppo Rurale

Tra le principali promotrici dell’iniziativa, c’è una geografa del Levante genovese, precisamente di Sestri Levante: si chiama Angela Rollando, è una delle anime del Gal Genovese e, insieme alla collega Annalisa Cevasco, è stata la persona che ha dato il via ad ‘AV 2020’, che è il più ampio e importante progetto legato alla sentieristica ligure che si sia mai visto negli ultimi anni. 

“Tutto - racconta Angela Rollando - è nato in cammino, per l’appunto. Per festeggiare i vent’anni di professione come geografa, insieme ad Annalisa abbiamo percorso in due momenti distinti l’Alta Via dei Monti Liguri: nell’autunno del 2013 da Ventimiglia al Parco del Beigua e nella primavera del 2014 da Bolano al Parco del Beigua, che si trova esattamente a metà e che è il punto dove le Alpi si attaccano agli Appennini. Camminando, abbiamo potuto vivere e constatare in prima persona i punti di forza e i punti di debolezza del percorso, capendo le notevoli potenzialità dell’Alta Via dei Monti Liguri”. 

È stata un’escursione assolutamente produttiva e importante, perché è servita appunto a porre le basi di ‘AV 2020’: “Ci siamo rese conto di quanto questo sentiero di crinale potesse rappresentare una risorsa, puntando non solo all’aspetto escursionistico, ma anche a quello turistico. La condizione necessaria, però, è garantire la possibilità di scendere nei vari borghi. Va data, cioè, sempre più importanza a quelle zone dove l’Alta Via dei Monti Liguri incrocia le carrabili”. 

È uno dei concetti cardine: occorre fare rete nel vero senso della parola, occorre che tutta la rete venga valorizzata, bisogna sensibilizzare i borghi, le singole amministrazioni comunali, le associazioni, i volontari, i consorzi. “Bisogna avviare un recupero completo e poi fare informazione”, sostiene Angela Rollando, difatti in ‘AV 2020’ ci sono interventi sia di tipo materiale che di natura turistica e ricettiva. 

L’aspetto della comunicazione è fondamentale, e viene coordinato dalla Agenzia In Liguria, anche attraverso il portale web www.beactiveliguria.it. “Tutti e cinque i Gal concorrono al recupero dei sentieri, poi il Gal Riviera e il Gal Genovese investono risorse anche per il recupero delle strutture ricettive”. 

È un cammino pratico, ma pure per obiettivi: la creazione di un prodotto turistico regionale forte basato sulla valorizzazione di un bene comune, l’Alta Via dei Monti Liguri, che unisce l’arco montuoso della Liguria; la necessità di scendere dal crinale spartiacque nei borghi per incontrare le comunità locali, di qui l’importanza dei punti tappa e dei collegamenti alle carrabili; il rafforzamento delle iniziative turistiche locali in un unico prodotto turistico regionale; il sostegno alla crescita di un partenariato regionale gestionale e operativo che consenta la durabilità e la sostenibilità del prodotto turistico Alta Via; la consapevolezza che le potenzialità di sviluppo del prodotto turistico Alta Via dei Monti Liguri deve basarsi sul sostegno della Regione Liguria; la valorizzazione delle iniziative e delle attività svolte nel corso degli anni da tutti i soggetti che si sono impegnati nel mantenimento dell’Alta Via. Il budget totale del progetto è di un milione e 330mila euro e comprende, come si diceva, le azioni comuni ai cinque Gal e le azioni locali.  

Intanto, proprio nei giorni scorsi, è stata approvata in Giunta regionale, su proposta del vice presidente e assessore all’Agricoltura, Parchi, Marketing e Promozione Territoriale, Alessandro Piana, l’apertura dei termini per la presentazione delle domande sul Progetto di cooperazione Leader ‘Valorizzazione dell’Alta Via dei Monti Liguri’ a valere sulla sottomisura 19.3 del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020. Le domande vanno presentate dal 20 maggio al 17 giugno. A disposizione ci sono 229.400 euro. Beneficiari i Gal che hanno sottoscritto l’accordo di cooperazione. 

Secondo Alessandro Piana, “l’emergenza pandemica ha reso ancora più evidente l’importanza di interventi mirati alla valorizzazione del nostro territorio, storicamente votato alle attività outdoor. L’obiettivo di questa misura è l’ottimizzazione delle attività esperienziali regionali dell’Alta Via dei Monti Liguri con il sostegno alla rete di operatori, alla comunicazione, alla formazione (in particolare studi, ricerche, educational tour), con il miglioramento del sistema di organizzazione del viaggio e con la creazione di un sistema gestionale coordinato a livello regionale”. 

Alessandra Ferrara, presidente dell’Agenzia di Sviluppo Gal Genovese, commenta: “Io credo fortemente nella forza dell’Alta Via come prodotto turistico, anche grazie alla facilità di collegamento con la Riviera. L’Alta Via può essere un volano per tutta la Liguria. Particolare attenzione sarà rivolta a facilitare l’accessibilità alla partenza e alla fine delle tappe, migliorando la comunicazione delle informazioni logistiche e valorizzando i servizi di trasporto pubblici e privati. Nei territori montani della provincia di Imperia e in quelli del genovesato, saranno realizzati anche interventi di supporto volti al miglioramento dell’ospitalità”. 

In un periodo storico in cui le attività all’aperto sono fondamentali, bisogna spingere l’acceleratore sullo sviluppo della sentieristica. È un’operazione di indubbio valore per tutta la Liguria.

Alberto Bruzzone

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