Sul caos della rete fognaria di Pegli interviene il Municipio VII Ponente, direttamente con il suo presidente, Claudio Chiarotti, e il Comune di Genova, attraverso l’assessore all’Ambiente, Matteo Campora, s’impegna ad affrontare la situazione con la massima urgenza.
È l’ultimo capitolo di una questione assai annosa e che ha numerose concause: il rio Rexello da una parte, con la presenza di alcuni scarichi probabilmente abusivi, ma che negli anni non sono stati ancora individuati; e la malandata rete delle acque nere dall’altra, specialmente nella zona di via Opisso, di piazza Rapisardi, di via Pallavicini e sino al Molo Archetti.
È un quadro complesso, che si risolverà definitivamente con l’installazione del nuovo collettore fognario, i cui lavori dovrebbero iniziare in autunno, ma adesso vanno comunque adottate delle migliorie, anche per non compromettere la stagione balneare, dopo che con tanta fatica, nel 2016, è stato tolto da Pegli il divieto di balneazione.
A lanciare l’ennesimo allarme sullo stato delle fogne e sui miasmi insopportabili era stato, attraverso una mail a Municipio VII Ponente, Comune di Genova e Sezione Ambiente della Polizia Locale, il consigliere municipale del Movimento 5 Stelle, Massimo Currò.
Quindi, a rinvigorire il suo appello, sono arrivate pure le parole del presidente del Municipio, Claudio Chiarotti, che si è rivolto all’assessore Matteo Campora: “Non posso che condividere lo sconcerto rappresentato dal consigliere Currò. Questo argomento è stato approfondito anche nell’ambito di un’apposita Commissione municipale, nella quale gli intervenuti si erano impegnati a sostenere quanto necessario affinché la situazione, sebbene non venisse risolta, venisse sicuramente migliorata. Ad oggi, purtroppo, spiace constatare che la situazione è invece immutata, se non addirittura peggiorata”.
Secondo Chiarotti, “è del tutto evidente che, consapevole degli interventi previsti nella zona di Pegli per quanto riguarda il collettore fognario, si debba mettere urgentemente in atto quanto necessario per garantire la salute dei cittadini, cosa che, al momento, non mi sentirei di dire accertata. Qualora la situazione dovesse persistere nelle condizioni descritte dal consigliere Currò nella sua nota, ma che allo scrivente viene segnalata reiteratamente anche da altri cittadini, mi vedrei costretto a dover coinvolgere per la soluzione del problema anche gli enti preposti, per garantire, appunto la salute pubblica”.
L’assessore Matteo Campora ha predisposto un “accesso in loco con il Municipio e con Ireti”, mentre proseguono, un po’ in tutta la delegazione, le operazioni degli autospurgo, per evitare che la rete fognaria si intasi ancora di più.
E Massimo Currò, del Movimento 5 Stelle, osserva: “In zona via Piandilucco, via Opisso, via Pallavicini, zona Rexello (anche se il torrente sembrerebbe a posto) non si respira dall’odore nauseabondo di fogna. È da giorni che questa situazione va avanti. La situazione è fuori controllo e noi, insieme a cittadini, volontari e comitati, stiamo cercando di capire dove e come, ma non è compito nostro e ci troviamo a vivere in una ‘cloaca a cielo aperto’. Non vorrei che il problema venisse sottovalutato, ma vi assicuro che sto descrivendo perfettamente la sensazione che sta provando la cittadinanza. Qui c’è bisogno di un intervento vero e definitivo. Ormai scrivo quasi per disperazione, ma vivere in una tale situazione di degrado per me, come cittadino in primis, non è proprio accettabile. Chiedo un riscontro perché il danno economico, di immagine e morale del quartiere rischia di sfociare in azioni nelle sedi opportune da parte dei cittadini e delle attività economiche”.














