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Municipio Media Valbisagno | 29 giugno 2021, 07:10

D'Avolio: "La Valbisagno non sarà più solo zona di servizi, ma un luogo in grado di generare nuove opportunità"

Recuperare spazi dismessi e valorizzare i beni architettonici puntando sul verde come risorsa. In attesa di sciogliere il nodo traportò pubblico. Tra progetti in corso e altri a cui puntare il presidente del Municipio racconta il futuro della Media Valbisagno

D'Avolio: "La Valbisagno non sarà più solo zona di servizi, ma un luogo in grado di generare nuove opportunità"

Recuperare spazi dismessi e valorizzare i beni architettonici puntando sul verde come risorsa. Il presidente del Municipio della Media Valbisagno Roberto D’Avolio traccia il futuro della Vallata in un raconto dei progetti in corso e quelli da realizzare, puntando sulla collaborazione con associazioni e volontari del territorio.

“In Valbisagno non abbiamo bisogno di costruire altro, ma di recuperare la maggior parte degli spazi dismessi e avere una visione diversa della valle: non più zona di servizi, come lo è stata finora, ma in grado di generare diverse opportunità, valorizzando i beni architettonici che abbiamo, dall’Acquedotto Storico al Cimitero di Staglieno alle Abbazie e portando avanti opere di riqualificazione che toccano tutti i quartieri».

Lo sguardo è rivolto al verde e allo sviluppo sostenibile: “Abbiamo proposto di realizzate interventi importanti come un parco urbano sopra i macelli, dove c'è una scarpata su cui si stanno facendo interventi di consolidamento per un milione e mezzo di euro.

Un progetto inserito nel piano triennale dei lavori pubblici del Comune, su spinta del Municipio, e che sono in programma per il prossimo anno”.  Un intervento che coniuga sicurezza e verde: “La realizzazione permetterebbe di consolidare il versante e dare ai cittadini uno spazio verde da vivere”.  

Guarda sempre al verde il progetto di bonifica di un’area di 5mila metri quadri a Struppa, dove il Municipio, come ha annunciato in un’intervista su La voce di Genova D’Avolio (qui l’articolo https://www.lavocedigenova.it/2021/06/27/leggi-notizia/argomenti/eventi-8/articolo/orto-didattico-di-struppa-lavventura-continua-anche-in-estate-con-attivita-per-grandi-e-piccini.html) si sta avviando un progetto “per realizzare un’area sosta per l’Acquedotto Storico e potrà essere utilizzato anche dall'azienda agricola dell’Istituto Agrario Marsano grazie a una collaborazione tra associazioni e Università di Genova”, annuncia.

Grazie a un accordo a tre, tra Comune, Amiu e Ricupoil (che si dovrebbe trasferire in via Adamoli dove c’è l’ex canile), entro un anno gli spazi dell’ex Moltini, in via Lodi, dovrebbero essere liberi, e finalmente al posto degli olii esausti, i cittadini potranno immaginare un futuro diverso per quell’area, che sempre hanno sperato diventasse fruibile per il quartiere e per i ragazzi della vicina scuola: “Anticipando i tempi e facendoci trovare pronti, il Municipio ha votato all’unanimità un progetto di riqualificazione di quello spazio immaginando una cittadella dello sport, coinvolgendo associazioni sportive della Valbisagno, realizzando palestre dove praticare anche sport minori”, spiega D’Avolio.

Nel futuro c’è anche la speranza di vedere finalmente l’ex Cinema Nazionale di Molassana trasformato in un polo culturale e un trasporto pubblico adeguato: “Siamo in attesa di capire come verranno gestiti i finanziamenti di 500 milioni per il progetto filobus a breve dovrebbe esserci una commissione congiunta, ma per ora i piani del Comune non ci convincono”.

Nota dolente rimane la messa in sicurezza idrogeologica, se qualcosa è stato fatto come la messa in sicurezza del rio Torre che tra stop and go dovrebbe arrivare al traguardo (“I lavori dovrebbero ripartire a settembre”, annuncia D’Avolio), come quella di altri rivi, tanto altro rimane da fare: “Noi abbiamo 40 milioni di euro di progetti pronti per la messa in sicurezza dei versanti e dei rivi minori e dobbiamo continuare a investire su questo tema, che è il problema principale della valle. Per questo bisogna trovare finanziamenti importanti”, è l’appello alle istituzioni. Perché alla fine della messa in sicurezza dei rivi sono legati anche dei lavori di restyling come quello di piazza Adriatico dove dovrebbero nascere: “Nuovi spazi più conformi alla esigenze dei cittadini con nuovi arredi e giochi per bambini”.

Un lavoro importante e simbolico, per una zona che ha sempre pagato un prezzo altissimo a ogni alluvione. A Sant’Eusebio invece si sta lavorando a un nuovo percorso mountain bike per bambini, dove potranno allenarsi seguiti dai volontari dell’ASD Mtb Sant’Eusebio.

“Un lavoro del valore di 30mila euro, finanziato per 20 mila euro dal Municipio e 10mila dal Comune. Ma per realizzarla è stato molto importante il contributo dei volontari”.

La cittadinanza attiva e l’associazionismo in Valbisagno è infatti una risorsa, lo dimostrano realtà come la Federazione dell’Acquedotto storico, dove 17 associazioni si sono unite per promuovere, valorizzare e tutelare un bene architettonico che con il loro lavoro contribuiscono a rendere percorribile e a far vivere: “Per noi è importante - sottolinea D’Avolio - coltivare il senso di comunità, aggregazione e creare legami e sinergie tra le varie realtà del territorio che portano avanti progetti molto importanti che vorremmo continuassero, come ad esempio ‘La spesa sospesa’, un progetto che ha dato un risultato incredibile e che vorremmo non si fermasse come le tante altre attività che portiamo avanti con il territorio, al di là delle opere strutturali”. Perché una comunità si costruisce prima di tutte con le persone. 

Rosangela Urso

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