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Municipio Ponente | 18 agosto 2021, 16:10

Voltri, allarme cinghiali a Villa Duchessa. L'amaro sfogo del gestore

Andrea Casalino, presidente dell’Associazione Temporanea d’Imprese: “Distrutta per la quarta volta la preziosa collezione di azalee. Gli animali liberi sono pericolosi. Abbiamo chiesto più volte le recinzioni al Comune”

Voltri, allarme cinghiali a Villa Duchessa. L'amaro sfogo del gestore

I cinghiali tornano a devastare il Parco di Villa Duchessa di Galliera a Voltri, rendendo vano il lavoro portato avanti nei mesi scorsi dai numerosi volontari e dal gestore degli spazi, l’Ati Villa Galliera. È una situazione molto delicata, e anche molto critica, perché si tratta del quarto episodio in poco tempo e perché, pur essendo stato segnalato più volte il problema al Comune di Genova, proprietario del luogo, non sono mai stati presi dei seri e definitivi provvedimenti.

Così questa mattina Andrea Casalino, presidente dell’Associazione Temporanea d’Imprese Villa Galliera, ha raccolto per iscritto il suo sfogo, inviando una lettera ai media: “Per la quarta volta, la preziosa collezione di azalee ricostituita dai volontari di Ati Villa Galliera grazie ai contributi di associazioni, cittadini e visitatori, è stata devastata, insieme all’impianto di irrigazione, da un’incursione di cinghiali. Questo gestore, in occasione degli importanti lavori di restauro che avevano interessato l’area del Castello del Belvedere nella scorsa primavera, aveva proposto al Comune di Genova, invano, di chiudere temporaneamente il Parco al pubblico per dare modo agli enti competenti di agire in piena sicurezza nella risoluzione di un problema che investe non solo il patrimonio botanico, storico e paesaggistico, ma anche la sicurezza dei cittadini e dei propri animali da compagnia, visto che il passaggio dei cinghiali ormai lambisce l’area scolastica della scuola primaria ‘De Amicis’”.

Casalino osserva che “il bosco romantico all’inglese prevede infatti che il visitatore, ritenendo di attraversare un ambiente naturale (completamente artificiale, in realtà), sia sottoposto a continue sorprese: scorci inaspettati, sorprendenti visuali, elementi che compaiono all’improvviso quali grotte e cascate ma, certamente, non cinghiali che possano reagire in modo pericoloso. È un problema, quindi, che il Comune di Genova, proprietario del Parco, e la Regione Liguria, competente nella gestione della fauna selvatica, non possono più eludere o sottovalutare, ma risolvere”.

Secondo il presidente dell’Ati Villa Galliera, “serve più rispetto sia verso chi dona contributi per il recupero del Parco; sia verso i volontari che offrono il proprio tempo libero alla cura dei luoghi; sia verso le piante stesse, che non sono pezzi da sostituire con altri, una volta rotti e inservibili, bensì essere viventi con parecchi anni di vita e di pazienti cure alle spalle. Nell’attesa di quantificare il danno economico, questo gestore si limiterà a ripristinare la collezione cercando di recuperare il salvabile ma, finché il problema non sarà risolto dagli enti competenti, senza acquistare nuove piante e senza attivare nuove raccolte fondi. Non riteniamo inoltre percorribili ‘soluzioni’ che prevedano l’installazione di recinzioni ‘da orto’ esteticamente inadeguate al contesto, nonché fortemente limitanti rispetto alla pubblica fruizione e alla finalità di consentire ai visitatori, ormai provenienti da tutte le regioni, di leggere correttamente e di apprezzare il Parco storico più vario ed esteso in Liguria”.

Villa Duchessa di Galliera è un gioiello, il merito di chi la gestisce è indubbio e comprovato. Ora serve un’azione concreta, per evitare di raccontare l’ennesima storia di degrado.

Alberto Bruzzone

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