/ Politica

Politica | 05 ottobre 2021, 17:07

Campasso, il centro di accoglienza si farà, ma la Lega incassa l'impegno del comune a non farne altri

Approvata a larga maggioranza la mozione della capogruppo Lorella Fontana. A dare battaglia il Pd: "Da anni raccontate balle"

Campasso, il centro di accoglienza si farà, ma la Lega incassa l'impegno del comune a non farne altri

Il centro di accoglienza migranti al Campasso si farà, ma la Lega incassa il voto del consiglio comunale che ha approvato la mozione presentata dalla capogruppo Lorella Fontana, che impegna sindaco e giunta "A farsi parte attiva affinché le autorità competenti non tengano in considerazione, per quanto attiene ulteriori insediamenti di accoglienza, via Campasso ed aree limitrofe, già fortemente provate e che, anzi, meritano una maggiore attenzione volta ad una riqualificazione del proprio ambito sociale ed urbano". In altre parole, il centro di accoglienza si farà, ma la Lega ha strappato la promessa dell'amministrazione di evitare altri insediamenti di centri di accoglienza in futuro

La discussione è durata a lungo. A dare battaglia il Partito Democratico che ha presentato diversi ordini del giorno, la metà dei quali esclusi dalla discussione perché non considerati attinenti al tema in discussione. I Dem, sempre rivolgendo l'attenzione al quartiere avevano presentato ordini del giorno sulla pulizia strade, sulla sicurezza idrogeologica, sul mercato ovoavicolo e sull'assenza di un assessore ai servizi sociali, delega oggi in mano al consigliere Mario Baroni.

In arrivo nel quartiere sono alcuni richiedenti asilo, in parte provenienti dall'Afganistan. Alcuni di essi erano già al Campasso, dove torneranno. A spiegarlo è stata la consigliera Pd Cristina Lodi, che ha sottolineato la mancanza di un tavolo per la gestione della vicenda. Questo, secondo Lodi è anche dovuto alla mancanza della figura di un assessore.

Il più duro tra gli interventi è stato quello del capogruppo Pd Alessandro Terrile, che ha accusato la Lega di fare propaganda e di non voler affrontare il tema dell'accoglienza migranti. "L'impressione è che raccontiate balle, perché il fenomeno migratorio va gestito, bisogna sporcarsi le mani, andare dal prefetto, pretendere che l'accoglienza venga diffusa sul territorio comunale e metropolitano. Questa mozione non tocca il problema, il centro di accoglienza si farà, da anni sentiamo solo balle, e quando la Lega è al governo fa peggio degli altri, perché non gestisce il problema, come fanno le amministrazioni responsabili".

Sulla mozione sono stati respinti due emendamenti, uno presentato dal consigliere Pd Stefano Bernini e un altro presentato dal consigliere del Movimento 5 Stelle Stefano Giordano. Bernini nel suo emendamento chiedeva che in futuro sindaco e giunta concordassero con le autorità competenti gli insediamenti di accoglienza, e che questi siano individuati sulla base di criteri che garantiscano una equa distribuzione dei centri di accoglienza migranti su tutto il territorio cittadino e metropolitano, e che gli enti gestori dei centri di accoglienza migranti siano tenuti a fornire ai soggetti ospitati adeguato sostegno, in particolare con percorsi di integrazione sociale nei quartieri ospitanti e di avvio al lavoro.

Giordano chiedeva di modificare il testo della mozione, impegnando sindaco e giunta a "intraprendere un confronto urgente attraverso i tavoli preposti per affrontare tema dell'accoglienza dei migranti e per mettere in atto tutte le azioni possibili ad evitare spiacevoli conflitti sociali e a relazionare, attraverso una Commissione con i soggetti interessati, al fine di aggiornare il Consiglio sulla presenza dei migranti nel Comune di Genova, suddivisi per municipi, e affrontare il problema in maniera democratica con tutte le forze politiche".

La mozione è stata votata a larga maggioranza, difesa dai consiglieri della Lega e di Fratelli d'Italia in aula, che hanno bollato come propaganda politica gli ordini del giorno e gli emendamenti presentati dal Partito Democratico e dal Movimento 5 Stelle.

Francesco Li Noce


Vuoi rimanere informato sulla politica di Genova e dire la tua?
Iscriviti al nostro servizio gratuito! Ecco come fare:
- aggiungere alla lista di contatti WhatsApp il numero 0039 348 0954317
- inviare un messaggio con il testo GENOVA
- la doppia spunta conferma la ricezione della richiesta.
I messaggi saranno inviati in modalità broadcast, quindi nessun iscritto potrà vedere i contatti altrui, il vostro anonimato è garantito rispetto a chiunque altro.
LaVocediGenova.it li utilizzerà solo per le finalità di questo servizio e non li condividerà con nessun altro.
Per disattivare il servizio, basta inviare in qualunque momento un messaggio WhatsApp con testo STOP GENOVA sempre al numero 0039 348 0954317.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Telegram Segui il nostro giornale anche su Telegram! Ricevi tutti gli aggiornamenti in tempo reale iscrivendoti gratuitamente. UNISCITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium