E chi l’ha detto che il Movimento 5 Stelle è ridotto al lumicino? Certo, sono lontani i fasti dei ‘vaffa day’ firmati Beppe Grillo, del governo giallo-verde e del presidente del consiglio pentastellato, ma le elezioni comunali di Genova confermano che il partito c’è, è vivo e dice ancora la sua all’interno della coalizione progressista. O, per meglio dire, se il ‘campo larghissimo’ vorrà proseguire nella propria avventura condivisa anche dopo l’esperienza genovese, non potrà fare a meno del Movimento, questo dicono i numeri.
Fa bene ricordarlo, il M5S genovese aveva iniziato la campagna elettorale per Palazzo Tursi all’insegna dello strappo (probabilmente un bluff) proponendo la candidatura a sindaco dell’ex europarlamentare Tiziana Beghin quando ancora i partiti erano seduti al tavolo sgranando la margherita per trovare un nome che mettesse d’accordo tutti. In quei giorni qualcuno aveva anche realmente ipotizzato che il partito di Giuseppe Conte potesse correre in solitaria e, alla luce dei numeri usciti dalle urne, le conseguenze sarebbero state a dir poco funeste.
Proprio le urne hanno restituito numeri che, su Genova, parlano di un Movimento 5 Stelle in crescita rispetto all’ultima tornata delle comunali e fortemente stabile a confronto con il risultato delle regionali di ottobre. Una certezza, insomma. Non sono numeri da capogiro, ma bastano per far sì che il partito sia necessario per tenere insieme una maggioranza credibile ed eleggibile.
Nel fine settimana che ha sancito la vittoria di Silvia Salis, il Movimento 5 Stelle ha portato in dote 11.583 voti, pari al 5,10%, ottenendo così l’elezione di due consiglieri. E non è un segreto che nella giunta della neo sindaca ci sarà anche una rappresentanza pentastellata.
Risultato simile a quello ottenuto alle regionali di ottobre quando, all’interno dei confini comunali di Genova, il Movimento è stato scelto da 11.937 elettori, pari al 5,48%. Anche in quel caso, nonostante la sconfitta, ha ottenuto la rappresentanza in Regione con l’elezione del consigliere Stefano Giordano.
Riavvolgendo il nastro fino alle comunali del 2022, si percepisce il balzo in avanti del partito di Conte. Il 12 giugno di quell’anno, quando le urne sancirono la riconferma dell’amministrazione Bucci, il Movimento 5 Stelle si fermò a 8.381 voti, pari al 4,40%, portando all’elezione di un solo consigliere. Calcolatrice alla mano, in due anni è stato guadagnato un punto percentuale e i voti sul territorio genovese sono cresciuti del 38,2%.














