Si terrà domani, martedì 19 ottobre alle ore 17,30 in Villa Bombrini a Genova Cornigliano, l’assemblea pubblica “Dalle Asturie all’ex Ilva” organizzata dal Coordinamento europeo dei Consigli di Fabbrica della Siderurgia.
Quest’estate, Mittal in persona e Pedro Sanchez, capo del governo spagnolo, hanno annunciato l’investimento di un miliardo di euro, reso possibile anche grazie ai fondi UE, necessari per “decarbonizzare” gli impianti siderurgici di Arcelor Mittal di Gijon e di Aviles, nel nord della Spagna. L’investimento prevede l’installazione di un forno elettrico “ibrido” da oltre un milione di tonnellate e un impianto nuovo per la riduzione diretta del ferro mediante idrogeno (DRI).
Qualcosa di simile si prevede per Taranto, forse con una combinazione di gas negli altiforni, forni elettrici e riduzione diretta (DRI).
A Brema, in Germania, Mittal ha già introdotto forni elettrici e DRI, mentre a Fos Sur Mer, in Francia, inietta idrogeno nell’altoforno. In Belgio investe un miliardo di euro, con il governo locale, per sostituire gli altiforni con DRI e forni elettrici e ancora idrogeno fino al 2030.
Se non fosse per l’incredibile insipienza dei governi romani e locali, Taranto dovrebbe essere già nella lista. E noi non saremmo costretti a lottare contro una ristrutturazione arretrata pagata dai lavoratori con la Cassa integrazione, cioè con il proprio salario, e potremmo invece lottare allo stesso livello dei nostri compagni europei.
Cosa ci aspetta domani, i compagni spagnoli lo vivranno prima di noi. Da loro, nelle Asturie, la transizione green sta già cominciando. Ecco perche’ li invitiamo nel coordinamento europeo dei Consigli di Fabbrica della Siderurgia.
Oltre ai rappresentanti Fiom Cgil saranno presenti alcuni componenti della Commisiones Obreras la confederazione sindacale spagnola: Juan Blanco responsabile ufficio internazionale, Jose Manuel Casado responsabile industria, Jose’ Manuel Castro Segretario generale Arcelor Mittal.