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Municipio Ponente | 05 gennaio 2022, 13:45

Pegli, sarà smontata la gru dentro al cantiere dell’ex cinema Eden

Il tribunale fallimentare ha concesso il via libera nei giorni scorsi. È la parola fine a un progetto assurdo e fortemente speculativo. Ora si apre la partita sulla copertura dell’area: i cittadini chiedono uno spazio pubblico

Pegli, sarà smontata la gru dentro al cantiere dell’ex cinema Eden

Si muove qualcosa, dopo anni di immobilismo e di colpevole degrado, relativamente alla vicenda del cantiere presso l’ormai ex cinema Eden di Pegli. I lavori, come noto, sono fermi da anni, la ditta che doveva completare il silos per le auto è fallita, in mezzo alle case di via Pavia, via Martiri della Libertà e piazza Bonavino è rimasto un orrendo cratere con all’interno una gru, che è stata lì ferma senza che nessuno la potesse rimuovere.

Adesso, finalmente, l’enorme mezzo potrà essere smontato, grazie al via libera da parte del tribunale. La notizia è di pochi giorni fa ed è stata comunicata dall’assessore comunale con delega all’Urbanistica e ai Progetti di riqualificazione, Simonetta Cenci.

“Il 29 dicembre 2021 - scrive l’assessore della Giunta Bucci - il Tribunale Civile di Vercelli Sezione Fallimentare ha autorizzato la restituzione anticipata, secondo l’articolo 87 bis della Legge Fallimentare, della gru edile del cantiere ex cinema Eden di Pegli, in quanto questo bene risulta escluso dall’attivo del fallimento della Eden Park Srl, essendo oggetto di un contratto di noleggio con la ditta Facchin Gru Srl. Pertanto, essendo stata ottenuta la necessaria autorizzazione del tribunale fallimentare, la gru del cantiere edile ex cinema Eden verrà rimossa entro breve termine dalla ditta proprietaria, in accordo con la curatrice del fallimento di Eden Park, Maria Maccarrone”.

La rimozione della gru segna, a ben vedere, il definitivo tramonto, ma sarebbe meglio dire tracollo, di questo progetto assurdo, altamente speculativo e da sempre fortemente contestato dalla cittadinanza.

C’è però da chiedersi, lecitamente, che cosa accadrà adesso. La voragine in mezzo alle case verrà ricoperta? Questa tristissima storia sarà chiusa con almeno un’area urbana a beneficio della cittadinanza? Potrà tornare l’arena estiva cinematografica? Potranno i pegliesi godere di uno spazio all’aperto per eventi e manifestazioni? Come intende muoversi il Comune?

Nel frattempo, il presidente del Municipio VII Ponente, Claudio Chiarotti, osserva: “Finalmente un piccolo e importante passo per l’annosa vicenda del cantiere Eden di Pegli. Dopo un lungo e insistente lavoro con la direzione urbanistica del Comune di Genova, mi hanno comunicato che il giudice ha dato l’autorizzazione allo smantellamento della gru presente nel cantiere, che aveva sollevato tanta preoccupazione per tutti i residenti. Ancora una volta, felicemente, constato che il lavoro svolto in silenzio e senza troppi proclami porta i risultati sperati: infatti, il Municipio VII Genova Ponente già a luglio si era attivato per agevolare il più possibile lo smantellamento della gru, ma purtroppo gli impedimenti di carattere giuridico avevano bloccato l’iter. Il mio e il nostro impegno non si fermano ovviamente qui, continueremo a lavorare per ridare alla comunità pegliese quegli spazi e, si spera, anche il tanto amato cinema. Ringrazio per il supporto i comitati pegliesi che si sono interessati alla vicenda e i consiglieri comunali Cristina Lodi e Alessandro Terrile per non aver lasciato solo il Municipio in questa piccola, grande battaglia”.

Quanto all’impegno del Comune, come comunicato nei mesi scorsi dall’assessore comunale agli Affari Legali, Lorenza Rosso, “lo scorso 9 aprile è stata avviata la procedura di escussione della fideiussione da parte di Comune di Genova, portata a suo tempo a garanzia della realizzazione delle opere di interesse generale. Rispetto, però, all’ammontare complessivo, la richiesta è stata di un’escussione parziale, finalizzata al riordino della sistemazione della superficie dell’area sopra i box, in modo da eliminare le criticità che questo cantiere abbandonato sta creando alla popolazione. L’assicurazione di questa fideiussione parziale a oggi non ha pagato, ritenendo che non sussistano i presupposti per quest’escussione, mentre il Comune ritiene che debba andare a buon fine e, a quel punto, potremmo utilizzare la somma per il riordino dell’area di cantiere”.

Alberto Bruzzone

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