“Senza asilo, entro breve chiuderà anche la scuola elementare”. I vecchi multedesi lo avevano già previsto nel 2018 e - c’è da dire purtroppo, in questo caso - i vecchi multedesi difficilmente sbagliano una previsione. Venerdì scorso si è chiuso il termine per le iscrizioni alle scuole di ogni ordine e grado, in vista del ciclo 2022/2023, e quello che circolava nell’aria già da tempo, oltre che nei pourparler del quartiere, è stato purtroppo confermato. La scuola elementare ‘Vittorio Alfieri’, orgoglio e vanto di Multedo, aperta ininterrottamente sin dal lontano 1929, questa volta non ce l’ha fatta.
Negli ultimi anni, la prima classe era stata messa insieme per il rotto della cuffia: 15 bambini una volta, 16 l’altra volta, sempre cifre stiracchiate. Adesso no: ci si è fermati molto, ma molto prima: 14 iscrizioni, ma nel frattempo 4 hanno rinunciato, altri alunni sono finiti in altri istituti e ufficialmente per la prima classe dell’‘Alfieri’ 2022/2023 ne erano rimasti appena 2. Impossibile pensare di risolvere la situazione. Andranno avanti le classi dalla seconda alla quinta, ma questo è un colpo durissimo per Multedo, sia perché l’‘Alfieri’ è aperta da oltre novant’anni - e sempre è stata apprezzata per la qualità della struttura, per l’alto livello della didattica e per la preparazione del corpo docenti - sia perché la presenza della scuola rappresentava uno degli ultimi baluardi di socialità in un quartiere che un tempo era una grande famiglia ma che, mancando i punti di ritrovo, sta diventando sempre più, e sempre più tristemente, un dormitorio.
Del tema si è parlato oggi pomeriggio in Consiglio Comunale, attraverso due interrogazioni a risposta immediata (ex articolo 54) che sono state presentate dalla capogruppo della Lega in Sala Rossa, Lorella Fontana, e dalla consigliera del Partito Democratico, Cristina Lodi.
Lorella Fontana spiega: “Occorre salvaguardare e riutilizzare al meglio per il quartiere la struttura dell’ex asilo ‘Contessa Govone’ e sensibilizzare il Provveditorato affinché possa trovare una soluzione alla costituzione di una classe prima nella scuola elementare. Il calo delle nascite ha sicuramente influito, ma ciò che ha maggiormente destabilizzato è il non aver dato continuità al percorso scolastico nel quartiere, con la sottrazione dell’asilo”.
Cristina Lodi, invece, rimarca: “La chiusura di una sezione di una scuola, in questo caso una prima elementare a Multedo, è un grande danno per tutta la città e in primis per il quartiere che via via perde servizi. Questa è un’amministrazione lontana da concetti come programmazione, prevenzione, concertazione. Molto lontana”.
A rispondere alle due interrogazioni è stata l’assessore comunale alla Formazione, Barbara Grosso: “Il Comune di Genova mantiene costanti i rapporti con Città Metropolitana, Regione Liguria e, naturalmente, con l’Ufficio Scolastico Regionale. Il numero e la distribuzione delle scuole sul territorio dipendono dal numero dei bambini ed è deciso dalla Città Metropolitana. Il Comune ha il ruolo di testare le esigenze delle famiglie e lo fa in maniera costante. Nel caso della classe prima della scuola primaria ‘Alfieri’ si sono verificate poche iscrizioni e, giocoforza, l’Ufficio Scolastico Regionale ne ha deciso la chiusura. Ci auguriamo che non sia una decisione definitiva, anche in base alle proposte che sta formulando il Comune”.
Valerio Golfieri, dirigente scolastico dell’IC Sestri 1, del quale la ‘Vittorio Alfieri’ fa parte come plesso (è anche questo è un vulnus che non si è mai capito, perché Multedo è considerata un quartiere di Pegli e fa parte del Municipio VII Ponente), conferma la brutta notizia: “Purtroppo è vero, non siamo riusciti a fare la prima, nonostante la buona volontà e l’impegno encomiabile di tutte le maestre, a cominciare dalla referente di plesso, Nicoletta Dell’Orefice”.
E ora? “Abbiamo alcune strade davanti e cercheremo di solcarle tutte - prosegue Golfieri - Anzitutto, siccome abbiamo moltissime iscrizioni per le prime classi negli altri plessi dell’IC Sestri 1, ovvero le elementari ‘Carducci’ e ‘Pezzani’, proveremo a proporre alle famiglie di spostare i loro figli a Multedo. In secondo luogo, saltare un anno non significa che non possiamo rimettere l’‘Alfieri’ in offerta per il prossimo ciclo 2023/2024: certo, andrà studiata un’adeguata offerta formativa, qualcosa di originale che invogli i genitori a portare i loro bambini a Multedo, anche se abitano altrove. Il discorso dello stradario, certamente, non ha favorito Multedo: i bambini nel quartiere sono sempre meno, il calo demografico è certamente una delle cause di questa situazione. La maestra Nicoletta è andata praticamente porta a porta a cercare i potenziali iscritti: non c’è stato nulla da fare”.
Il tema, in fondo, è esattamente questo: portare i bambini a Multedo. Ed è qui che il Comune è chiamato direttamente in causa, perché per evitare la ghettizzazione di un territorio vanno adottate tutte le strategie possibili e immaginabili: la creazione di spazi sportivi, di spazi di socialità, l’organizzazione di eventi, la difesa del commercio di vicinato. Perché un quartiere non diventi un dormitorio, gli spazi di manovra ancora ci sono. Ma se non verranno tentati, si rimarrà sempre qui, a raccontare dell’ennesimo servizio che se ne va per sempre.














