Quando la notizia è buona: un video per la Carta dei diritti della bambina, così l’associazione difende la dignità delle donne di domani

Tre minuti e 22 secondi per dire a chiare lettere “Da bambina a donna la forza del diritto”. Perché l’8 marzo non deve essere solo una giornata e finire in quella data, ma piuttosto occorre costituisca la filosofia di tutela della dignità in rosa, che deve iniziare dalla giovinezza e dalla più tenera età. E tutelare la donna fino dall’infanzia è infatti proprio lo scopo che si prefigge il Comitato Interassociativo Carta dei Diritti della Bambina, che ricorda come tale documento sia uscito in contemporanea alla Carta di Dubai, che all’articolo 5 recepisce la Carta dei Diritti della Bambina. E lo ha fatto, per l’8 marzo ma destinato a restare nel tempo, con un video dove le immagini sono accompagnate da musica e indicano la necessità di una cultura della parità, della non violenza e del rispetto.

Sentimenti, indica il video, che devono nascere in famiglia, svilupparsi poi attraverso lo studio, la formazione e il lavoro, in maniera adeguata e mai irrispettosa. “Lasciamo volare le bambine” è una delle frasi proposte nel video che più colpisce, mentre il filmato fa scorrere poi i punti fondamentali della Carta, che non trascura le più deboli, la disabilità, il diritto all’educazione in ogni aspetto della vita e dell’esigenza di non farle mai prestare a pubblicità su tabacco, alcol e ogni altra tipologia di sostanze nocive, dovendone avere tutelata al massimo la dignità.

“Il Comitato, una rete di associazioni ed entità diverse impegnate sul fronte del riconoscimento dei diritti delle donne - spiega Adele De Leo, coordinatrice del Comitato Interassociativo Carta dei Diritti della Bambina - sostiene dal 2013 la Carta dei Diritti della Bambina, quale strumento di accelerazione del processo di uguaglianza di genere di cui la nostra società tutt’ora difetta. La Carta è da considerarsi elemento strategico ai fini del raggiungimento del diritto alla parità e della rimozione di ogni forma di discriminazione e violenza nei confronti della donna. Una Carta quindi a tutti gli effetti per la donna, che va ben oltre la tutela delle bambine, per il riconoscimento e affermazione dei suoi diritti fin dalla nascita”.

E la De Leo precisa in dettaglio gli scopi del documento: “Diritto alla parità, promozione della cultura del rispetto di genere uomo-donna, superamento degli stereotipi di genere, tutela dell’immagine, attenzione alla disabilità, la medicina di genere specifico per l’infanzia  e l’adolescenza, giustizia e dignità della persona, la cura in capo a tutti gli attori che a titolo diverso entrano in contatto con il mondo dell’infanzia e dell’adolescenza: famiglia, operatori sanitari e scolastici, Istituzioni”.

“Tutti questi obiettivi - insiste la coordinatrice del Comitato - sono ben evidenziati nel video, nato proprio per essere diffuso pure nei corsi di preparazione al parto, riprendendo la campagna di sensibilizzazione iniziata nel 2013 presso i punti nascita ospedalieri con la consegna della Carta ai neogenitori, tutori in primis della parità di trattamento dei figli indipendentemente dal sesso, ma destinato ad un pubblico più vasto in una logica di inclusione  e unità di intenti”.

Ed è una chiamata ad agire nel senso descritto finora la dichiarazione della donna sul fatto che “donne e uomini insieme, uniti nella loro diversità, devono affrontare le sfide sempre più pressanti del nostro tempo in una fase di transizione verso modelli di sviluppo sostenibili in cui ciascuno è chiamato in causa”. Il video si trova interamente su YouTube. “Da Bambina a Donna la forza del diritto”, il titolo.