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Attualità | 22 marzo 2022, 12:05

Maranini parla in Regione: “Ecco criticità e possibili alternative ai progetti ferroviari a Sampierdarena”

Treni troppo vicini alle case, sotto i palazzi e gli ospedali, lo smarino che è diventato il panorama che si ammira da tante abitazioni, sono i problemi che l’esponente politico e presidente di Commissione in Centro Ovest ha esposto in Regione

Maranini parla in Regione: “Ecco criticità e possibili alternative ai progetti ferroviari a Sampierdarena”

La linea ferroviaria che interessa un’ampia zona tra Sampierdarena e la Valpolcevera sbarca anche nelle sedute di commissione del Consiglio Regionale. E tra gli attori in causa, presidenti di Municipi ed altri, è stato audito pure Fabrizio Maranini, quale presidente Seconda Commissione Municipio II Centro Ovest, dove siede come consigliere del Pd.

“Si tratta di iter istituzionale - ha spiegato Maranini - che ha avuto la massima  partecipazione nella commissione intermunicipale del 14 aprile 2021 alla presenza di Rfi, Cociv, Italferr, assessore alla Mobilità e Ambiente del Comune di Genova, i gruppi consiliari, e diversi comitati e ai cittadini. Un insieme di incontri che hanno portato i Municipi, in rappresentanza delle istanze dei cittadini, con il contributo dei tecnici competenti del settore, a deliberare un documento di osservazioni molto puntuale inviato dapprima alla Direzione per le valutazioni d’Impatto Ambientale e successivamente al presidente del Consiglio Regionale e capigruppo ed alla presente commissione regionale oltre che ai Ministeri delle infrastrutture e della salute anche alle commissioni parlamentari di Camera e Senato”.

Oggetto primario della seduta, uno dei collegamento tra porto e terzo valico e precisamente il tratto che transita a poca distanza, ha insistito Maranini, “da palazzi, scuole e ospedali nei quartieri di Fegino, Certosa, Campasso, Sampierdarena e San Benigno”.

Progetto che sta suscitando un’ondata di proteste e polemiche molto forti. Contestata la prevista presenza di un impianto di betonaggio e impianto di frantumazione rocce, visto il molto smarino presente sul Parco Ferroviario che arriva fino al terzo piano dei palazzi.

“L’abbattimento di abitazioni in via Vicenza - elenca Maranini - la vicinanza di strada ferrata e palazzi nel tratto Landi-Ardoino, con condomini fino a 8-9 piani e ad altissima densità abitativa, la galleria Sampierdarena del 1870, lunga più di 850 metri e sulla quale poggiano le fondamenta di decine di edifici di civica abitazione, tra i quali due grattacieli e pure il pronto soccorso dea di primo livello dell’Ospedale Villa Scassi”.

“E qui - insiste il presidente di Commissione - con questa galleria finisce il tratto di competenza di Rfi e inizia il tratto di competenza di Autorità Portuale. Questo tratto, in ambito portuale, presenta alcune problematiche strutturali come l’allagamento dell’intera carreggiata ferroviaria nel caso di precipitazioni medie o intense, anche a un metro di altezza. La parte iniziale del tratto portuale è alla base dell’impalcato in metallo che sorregge la sopraelevata proprio sul collegamento tra la città, il porto e il casello di Genova Ovest. Struttura che recentemente è risultata, come denunciato dalla ditta che opera sul Nodo di San Benigno, gravemente ammalorata, tanto da dover ridurre il passaggio stesso dei veicoli ad una sola corsia. Sempre in direzione del Porto, prima della galleria Molo Nuovo, troviamo l’intersezione della linea in progetto con la tratta ferroviaria Sampierdarena-Principe Marittima che lascia uno spazio di appena 5 metri e 20 tra la base e la struttura portante della linea Marittima”.

Criticità che meritano attenzione, secondo Maranini, mentre sottolinea come “per il collegamento ferroviario del terzo valico con il porto di Genova, sono già in uso due importanti linee ferroviarie: la linea Sommergibile che costeggia il Polcevera e la linea di collegamento con il Vte. Nel Piano Urbanistico del Comune di Genova, per la linea oggi in discussione, è previsto l’uso per il trasporto pubblico locale in sede propria dove si citano proprio le gallerie del Campasso e di Sampierdarena. Nel documento di osservazioni inviato dalla Commissione Seconda del Municipio II Centro Ovest, che presiedo, sono presenti in maniera chiara tutte le irrinunciabili opere di compensazione e mitigazione da attuare sia in fase di cantierizzazione che di esercizio alle quali, nel caso venisse dimostrata con dati certi l’impossibilità a rinunciare al progetto, andrà data applicazione alla legge Pris deliberata da Regione Liguria”.

Dino Frambati

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