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Politica | 27 marzo 2022, 12:13

Colnaghi a La Voce di Genova: "Il Pnrr potrà rilanciare il nostro quartiere, ma non sia una compensazione per i depositi costieri" (Video)

"Sicuramente Sampierdarena ha vissuto un periodo difficile, io sono nato e cresciuto qua quindi ho assistito al declino che c’è stato, la chiusura dei negozi, quindi si sta cercando di riprendere un po’ quella che è la situazione e ritirarla su"

Colnaghi a La Voce di Genova: "Il Pnrr potrà rilanciare il nostro quartiere, ma non sia una compensazione per i depositi costieri" (Video)

Sicuramente Sampierdarena ha vissuto un periodo difficile, io sono nato e cresciuto qua quindi ho assistito al declino che c’è stato, la chiusura dei negozi, quindi si sta cercando di riprendere un po’ quella che è la situazione e ritirarla su”. Inizia così l'intervista che Alberto Bruzzone e Dino Frambati hanno realizzato al presidente del Municipio Centro Ovest Michele Colnaghi nell'ambito di un progetto che La Voce di Genova vuole dedicare ai municipi.



Ci sono tantissimi interventi in corso, - spiega Colnaghi - ci sono tantissime idee, su alcune si sta già intervenendo in modo pratico, altre sono in cantiere. Penso che forse i bandi del PNRR potrebbero essere uno dei principali modi per rilanciare Sampierdarena e il quartiere. L'altro giorno ero a Tursi, ho parlato di nuovo con l’Assessore Picciocchi, purtroppo non c’era il rilancio su scuole né su parchi di Sampierdarena, però visto abbiamo presentato comunque un progetto molto importante che riguarda molte parti di Sampierdarena, ville storiche comprese.
Ad esempio anche l’acquisto di due ville storiche che sono in vendita, di cui una con degli affreschi dello Strozzi bellissimi, e al rilancio di Villa Scassi che adesso abbiamo restaurato la fontana però abbiamo inserito nel PNR i ninfei e tanto altro, e quindi per questo progetto grosso e ambizioso che abbiamo presentato all’assessorato e che sarà presentato a Roma a breve, spero che arrivino presto i finanziamenti e questo potrebbe essere un grandissimo passo avanti per Sampierdarena
”.

Un altro punto dolente è la viabilità e i parcheggi. Ci sono molte lagnanze dei cittadini, sembrano problemi minimali però la gente li sente moltissimo.

Sì, i parcheggi sono un grosso problema, tra l’altro con i quattro assi che sta studiando il comune di Genova rischiamo di perdere molti parcheggi, sia in via Cantore sia in via Sampierdarena. Sempre nell’ambito del progetto PNRR abbiamo indicato come Municipio delle aree che sicuramente si possono acquistare che abbiamo messo in contatto anche il proprietario di queste aree con il comune, aree dismesse in cui si possono fare molte cose, io spero anche parchi e tantissimi parcheggi in zone che sarebbero dismesse, abbandonate, dimenticate penso all’area di via Felicita Noli che sono anche molto ampie”.

Si è iniziato a parlare di una pioggia di investimenti su Sampierdarena, purtroppo nel momento in cui contestualmente senza parlare del trasferimento dei depositi costieri a ponte Somalia quindi insomma un po’ queste due cose coincidenti non sono state molto gradite dalla cittadinanza e nemmeno da chi amministra il municipio.

Certo, infatti ho sempre detto al Sindaco quando l’ho incontrato anche privatamente, e anche all’Assessore, che non devono neanche pensare di proporceli come compensazione. Se questi lavori sono a compensazione lo sono per tutte le servitù che ci hanno imposto prima e per tutte difficoltà in cui ci hanno messo. Ho ricordato al sindaco e all’assessore che Genova dà 10 miliardi di PIL a Roma con il porto di Sampierdarena, quindi ci tornassero un po’ di quei fondi che versiamo puntualmente allo stato non sarebbe male. Quindi assolutamente non deve essere una compensazione”.

Per quanto riguarda i depositi costieri a che punto è la vertenza? Proprio in questa sede, nel dirimpettaio centro civico, sono state raccolte qualche settimana fa migliaia di firme per dire 'non vogliamo i depositi sotto le nostre case'.

Abbiamo fatto ricorso al TAR, subito abbiamo chiesto i documenti che continuavano a non arrivare nonostante fossero decorsi i termini, allora è stato fissato un incontro il 15 o il 13 aprile per avere questi documenti dell’autorità portuale e puntualmente il giorno dopo alle 8.30 sono arrivati tutti i documenti. Li stiamo analizzando, abbiamo due mesi di tempo per integrare il nostro ricorso al TAR, abbiamo presentato un ricorso in base a tutto quello che sapevamo, su dove sarebbero stati posizionati e su che procedura avevano usato per posizionare, cioè i documenti che ci erano stati prima del 15 dicembre, quindi ben circostanziati con avvocati, ingegneri ambientali, esperti, però con possibilità di integrarli quando avessimo ricevuto questi documenti. Ora abbiamo questi documenti, due mesi di tempo per integrare, e quindi poi verrà analizzato questo nostro ricorso insieme agli altri”.

Forse ora questo è il problema più sentito e vibrante a Sampierdarena. Sampierdarena che ricordiamo è la zona dove c’è la Lanterna, simbolo di Genova, si vede arrivando per cielo per mare e per terra, è forse l’unica città che ha questa magnifica specificità. Sotto la Lanterna c’è il nodo di San Benigno, l’elicoidale, con questi grandi lavori in corso. Cambieranno Sampierdarena fuori dal flusso di traffico o saranno una ricchezza per Sampierdarena?

Sicuramente bisogna fare in modo che il flusso continui ad attraversare Sampierdarena, siamo riusciti a non far abbattere la rampa di accesso alla sopraelevata in fondo a via Cantore, una grossa battaglia, è stata fatta una prova e quando si è fatta si è formata una coda incredibile, ora Lungomare Canepa e il nodo San Benigno era nato con l’intenzione di separare il traffico pesante da quello urbano, l’idea non era sbagliata, ora però sono stati eliminati tutti gli accessi a Sampierdarena e rischia si di venire tagliata fuori, oltre che ora il traffico fortunatamente non è intenso come quando c’è stata la disgrazia del crollo, quindi anche la parte di Lungomare Canepa sarebbe da ripensare".

Dentro il problema della viabilità c’è stata una certa diatriba con il comune a proposito dell’allagamento delle strade perché Sampierdarena è una delegazione che si allaga molto e c’è una situazione da risolvere dal punto di vista della sicurezza idrogeologica, giusto?

“Sì anche da quel punto di vista, ad esempio Piazza Montano che si allagava spesso abbiamo chiesto che venisse analizzato il problema del Rio Pellegrini e del Rio Belvedere, ne è già stata finanziata una parte negli anni passati ma rimangono altri due lotti che non sono mai stati finanziati, ultimamente abbiamo fatto una richiesta e ci è stato detto che bisogna andare troppo in profondità, che quella strada lì è troppo importante per la viabilità, quindi iniziare i lavori in quel punto potrebbe causare enormi problemi al traffico. Questo è vero però io credo che quando in ballo c’è la salute dei cittadini i rischi che possono causare questi allagamenti, una riflessione bisogna farla, magari qualche disagio si può anche vivere”.

A proposito di Salute, a Sampierdarena c’è il terzo ospedale di Genova e il più importante del Ponente, un punto di riferimento anche per l’eccellenza medica che nella sua storia vanta grandi figure di medici. Qual è l’attenzione del municipio verso questo ospedale?

Io penso che in questo periodo di pandemia, mai come oggi, si è visto quanto la sanità sia fragile e quanto ci sia bisogno d’investimenti seri nella sanità. Era ventilata l’ipotesi di fare di Sampierdarena un punto di primo soccorso poi si è deciso di fare retromarcia. Quindi veniva declassato il nostro pronto soccorso e poi eventualmente i malati venivano stabilizzati e poi spediti altrove, una cosa veramente improponibile visto l’afflusso che c’è nel nostro ospedale. Quando c’è stato la pandemia noi abbiamo fatto un punto tamponi poi abbiamo aiutato per il punto vaccinale, tutte cose che avrebbe dovuto fare la sanità. Quindi io dico questo ospedale va potenziato, va migliorato, va integrato il personale, purtroppo abbiamo spesso segnalazioni di carenze all’interno dell’ospedale ma non per colpa di chi ci lavora ma per colpa di come è gestita la sanità quindi mancanza di posti letto, addirittura di coperte. Quindi io dico che l’ospedale di Sampierdarena va difeso e assolutamente faremo tutto il possibile perché nessuno tenti di diminuire quello che il servizio dell’ospedale Scassi anzi, quello che chiediamo è un ampliamento”.

Due dei punti dolenti sono locali notturni e sale con giochi d’azzardo di notte e di giorno la spazzatura che viene gettata ovunque ed i cittadini che propongono le telecamere per poi sanzionare i colpevoli. Su questi due punti che cosa vuole il Presidente del Municipio di Centro ovest?

Partiamo dalle telecamere, l’abbandono dei rifiuti ingombranti che penso sia quello principale, ne abbiamo piazzate di nuove in collaborazione con l’assessore alla sicurezza Viale, lui ha sul tavolo la richiesta per diverse telecamere, largo San Francesco da Paola piuttosto che in via Bottego piuttosto che altre, l’ultima l’abbiamo messa in vico Aporti però guardando le immagini i vigili urbani si accorgono che quando uno arriva piedi alle 4 di notte non ha la targa e quindi è impossibile individuarlo; chiaro che se sono delle persone note del territorio le trovano però se arrivano a piedi c’è poco da fare, sicuramente quello che ci sarebbe da fare è ,a mio avviso, monitorare questo fenomeno visto che ne hanno sanzionati un paio degli svuota cantine che spesso prendono determinati materiali e poi li abbandonano”.

Alberto Bruzzone e Dino Frambati


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