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Attualità | 20 aprile 2022, 16:34

Pegli, spariscono alcune piante dall’aiuola di piazza Bonavino appena restaurata

Risultano sottratti alcuni esemplari di Loropetalum, pianta arbustiva dalle foglie di color rosso intenso. Intanto, il consigliere comunale Mauro Avvenente scrive al Comune sulla scarsissima illuminazione della piazza

Pegli, spariscono alcune piante dall’aiuola di piazza Bonavino appena restaurata

L’aiuola centrale di piazza Bonavino è tornata, pur con fatica e con moltissimo lavoro, al suo antico splendore, in una delle zone da sempre più suggestive della delegazione di Pegli. Ma proprio mentre la manutenzione sta andando avanti, sono sparite da uno dei disegni laterali alcune piante.

In particolare, risultano sottratti alcuni esemplari di Loropetalum, pianta arbustiva dalle foglie color rosso intenso, di cui sono stati piantati seicento esemplari. Il disegno dell’aiuola quindi, che è stato ripristinato anche seguendo le antiche fotografie e il tracciato originale, risulta interrotto. Peccato, perché questa ‘sottrazione’ di un bene pubblico non fa certo onore a chi ha lavorato in piazza Bonavino, ai numerosi residenti e ai cittadini pegliesi in generale che da lungo tempo attendono la riqualificazione di tale spazio.

Va detto che la piazza risulta particolarmente buia, durante le ore serali e notturne, e proprio questo agevola le azioni di vandalismo. Sul tema è stata presentata nei giorni scorsi una segnalazione a Palazzo Tursi da parte di Mauro Avvenente, consigliere comunale e capogruppo di Italia Viva in Sala Rossa. Avvenente ha scritto una lettera a Michele Prandi, della Direzione Ambiente del Comune di Genova, spiegando che “in piazza Bonavino vi sono parecchi punti luce spenti, che creano disagio alla popolazione locale, specie ai passanti che attraversano la piazza nelle ore serali e notturne”.

Il consigliere ricorda che “un palo artistico in fusione di ghisa è ormai da tempo stato rimosso dall’aiuola di Ponente e non si comprende la ragione per cui non sia stato ancora ripristinato dopo mesi e dopo svariate segnalazioni”.

Inoltre, “sul piazzale antistante l’ingresso del Museo Navale e della succursale del Liceo Mazzini risultano essere spente da diverso tempo le luci a raso che illuminavano la facciata del palazzo storico e contestualmente abbellivano la piazza e rendevano suggestivo lo scenario, valorizzando l’aspetto architettonico dell’edificio”.

Secondo Avvenente, “con le luci spente la piazza assume un aspetto tetro e spettrale, inoltre si dovrebbero ripristinare anche i due lampioni che erano stati posizionati nella piccola aiuola degli alberi del pepe. In più, i pali proiettori posti nelle aiuole laterali avrebbero dovuto illuminare l’aiuola centrale, appena restaurata, ma sono spesso spenti e, quando sono accesi, hanno una resa luminosa assai scarsa. Rimane spesso al buio anche la parte antistante il cancello principale di accesso al parco di Villa Doria, dove i lampioni sono immersi nel fogliame e nelle fronde degli alberi lì presenti. Quindi si chiede di voler sollecitare i soggetti preposti a un ripristino complessivo degli impianti di illuminazione pubblica e provvedere, laddove necessario, a un’opportuna potatura delle fronde”.

Il buio è triste e spettrale, ma non solo. Richiama episodi di danneggiamenti e vandalismi, e al mattino si fa spesso la conta dei danni. Non mancano episodi di intrusioni notturne nel parco di Villa Doria. Una zona molto elegante, insomma, che la sera diventa terra di nessuno. Non è così che si mantiene una città.

Alberto Bruzzone

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