“E’ bello leggere articoli dove in Regione e in Comune sindaci e consiglieri regionali si accordano sottoscrivendo documenti per cambiare addirittura normative nazionali che però tutelano sempre la casta”.
Scrive il coordinatore 1200 famiglie disabili Marco Macrì in merito all’episodio del treno successo a Pasquetta.
“Quando si parla di cittadini per di più fragili e minori invece litigano e non solo non trovano un accordo per rispettare linee guida europee ma nemmeno norme nazionali. Ricordo il documento mandato alla politica tutta di novembre in regione e comune firmato da tribunale del malato, pediatri e 40associazioni del territorio e a distanza di mesi il documento della consulta di qualche giorno fa che rimarca le stesse cose. 248 giorni per un diritto normato per legge a 120 giorni da cui dipende l'inclusione scolastica, le terapie di 1200 bambini a Genova e 2000 in Liguria meritano di più che scaramucce di facciata in comune e in regione. Meritano la stessa solerzia e serietà che applicano a una larga intesa volta alla cura della figura del primo cittadino. Inutile indignarsi per un evento come quello dei ragazzi di Haccade tutti insieme e poi non lavorare tutti per risoluzione di problemi che avvolgono la disabilità sul territorio.
A me piace la politica con la P maiuscola... quella politica che vuole risolvere i problemi delle persone con le persone, la politica che vuole tutelare i diritti civili e sociali più del consenso... quella politica che ha l'ambizione di costruire un mondo migliore e per farlo inizia dai problemi di un piccolo quartiere... quella politica che sa costruire il futuro tenendo sempre conto del passato e soprattutto del presente... e forse, ahimè, c'è più politica dei giochetti e dei sotterfugi... più politica che pensa solo a se stessa e vive nei palazzi... più politica che racconta le bugie, che non decide e soprattutto che non sogna”.