L'annosa e delicata questione dei depositi chimici a Ponte Somalia nel porto di Genova è approdata al massimo livello istituzionale, con audizioni a tutto campo in quello che potrebbe quasi configurarsi come un derby in famiglia tra Multedo e Sampierdarena.
In bilico tra i diritti di entrambe le popolazioni ad avere una vita in un quartiere ecosostenibile. Multedo che da 40 anni soffre la presenza di Superba e Carmagnani e Sampierdarena, che ne rifiuta la collocazione affacciata su via Sampierdarena dove le case diventerebbero con vista petrolchimico.
Tutto ciò è stato oggetto dell'audizione, con tesi ed antitesi a confronto, nella seduta di Commissione Trasporti alla Camera dei Deputati, dove a perorare la causa del trasferimento in porto a Sampierdarena degli impianti sono stati gli interventi, primi in ordine di tempo, dell'amministratore delegato di Superba srl, Alessandro Gentile del direttore generale della Attilio Carmagnani “AC” spa, Emilio Carmagnani.
“Non lavoriamo prodotti, li stocchiamo, non alteriamo molecole”, ha detto il primo a tentare di rassicurare circa la sicurezza e affermando che l'incidentalità del sito è pari a quella dei bancari, anche grazie ad una costante (4 volte l'anno) formazione dei dipendenti sulla sicurezza. Mentre Carmagnani ha posto l'accento su occupazione e importanza economica dell'azienda che fattura 30 milioni l'anno.
Diverso il parere dei sindacati, presenti con Enrico Poggi di Filt Cgil, Marco Scognamillo di Fit Cisl e Roberto Gulli di Uiltrasporti, che hanno assicurato fiera opposizione al collocamento in porto dei siti, in quanto farebbero perdere occupazione, con meno attracchi causati dai 77 mila metri quadrati che andrebbero ad occupare.
Suscitando inoltre il particolare non da poco che esiste un decreto della Capitaneria che vieta il transito nel canale di calma a navi che trasportano sostanze infiammabili. Fatto questo che è stato uno dei punti di maggior forza nel confronto delle ragioni tra la gente di Multedo e Sampierdarena, per quest'ultima. Mentre Gian Piero Cellerino, di Multedo Ambiente, ha sottolineato, se ce ne fosse stato bisogno, che la collocazione attuale in piena Multedo è pericolosa ed infelice, ricordando al proposito un recente investimento mortale di un pedone, causa strada stretta, da parte di un'autobotte, ed ha stigmatizzato, con tanto di diapositive, come alcuni palazzi siano affacciati addirittura all'interno dei poli chimici. Dove, ha ricordato, negli anni '80-'90 avvennero gravissimi e mortali incidenti sul lavoro.
Sampierdarena replica che nulla eccepisce sull'attuale indirizzo dei poli circa il fatto che sia inadeguato, ma proprio per questo, hanno detto a chiare lettere gli esponenti del Comitato Lungomare Canepa, non è parimenti opportuno che se non vanno bene tra le case di Multedo, debbano essere accettati in mezzo a quelle di Sampierdarena. Ad indicarlo con determinazione Silvia Giardella, del Comitato della strada che sarebbe proprio davanti ed accanto ai depositi qualora venissero inseriti in porto. “Subiamo il passaggio di 65 mila veicoli al giorno; abbiamo sofferto le deviazioni di traffico dopo il crollo del Morandi; siamo a 30 metri dal porto e saremo centrali rispetto alla nuova viabilità e strade in costruzioni. Tutto in una fascia di un chilometro”, ha affermato.
Inoltre, hanno rilevato altri del Comitato, esistono già in quella zona del porto, cinque siti ad alto rischio di gravi incidenti ed un tasso di smog insopportabile, cui si unirebbe quello del traffico verso i poli chimici. Mentre è stato ancora più duro uno storico rappresentante di Sampierdarena, Gianfranco Angusti, anima del
Comitato Officine Sampiardarenesi, sempre in prima linea rispetto alle problematiche della zona, che ha sottolineato il decreto che impedisce il transito a navi che trasportano materiale a rischio, annunciando il ricorso alla Procura della Repubblica per farlo rispettare. “La soluzione zero è l'unica possibile – ha dichiarato – perché non si comprende come questi depositi non possano stare vicino a case a Multedo, e lo possano invece a Sampierdarena”. Michele Colnaghi, presidente del Municipio Centro Ovest, ha lamentato le mancate risposte a tante domande poste dallo stesso Municipio a nome della gente sampierdarenese e la consegna degli atti riguardando il progetto soltanto da poco tempo, nonostante i tanti solleciti ad ottenerli. Intervento appassionato quello di Colnaghi che ha paragonato gli accessi delle navi da 400 metri nel nuovo porto che si va definendo, ad un parcheggio dove sia in vigore il divieto di accesso alle auto, visto il decreto detto prima della Capitaneria. Ha lamentato che Sampierdarena sarà esclusa dall'elettrificazione delle banchine e che non si è mai capito perché è stato scelto Ponte Somalia ed è stato ignorato il parere negativo della Commissione Consultiva. Di diverso tenore ovviamente l'intervento del presidente del Municipio Genova Ponente, Claudio Chiarotti, che ha difeso l'allontanamento da Multedo dei depositi, ricordando come lo spostamento fosse già stato dichiarato da effettuarsi negli anni '90.
A provare a gettare acqua sul fuoco, usando toni concilianti e assicurando tutte le necessarie cautele circa l'operazione, è stato il presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale, Paolo Emilio Signorini. Ha ricordato che questa non deve pregiudicare l'attività portuale, che i siti riguardano prodotti per farmaceutica, chimica e la cosmetica. Ha inoltre ricordato il problema dell'aeroporto con il sentiero di discesa verso l'atterraggio, che viene in qualche modo coinvolto dai depositi.
L'ultima parola sarà di Enac, ente dell'aviazione civile. “Solo in piccola parte – ha detto – riguarda i depositi e dove coincide saranno poste cisterne non infiammabili".
La Capitaneria, se condividerà le caratteristiche tecniche, adotterà adeguato regolamento, mentre cambierà tutto il sistema viabile a Sampierdarena per cui i mezzi pesanti non percorreranno più Lungomare Canepa. Il confronto in sede parlamentare è stato utile ed importante e se è avvenuto il merito va in buona parte al grande lavoro fatto dalla Commissione Ambiente e trasporti del Centro Ovest presieduta da Fabrizio Maranini.
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Politica | 26 aprile 2022, 17:15
I depositi chimici contestati che Sampierdarena non vuole approdano alla Camera, ieri l'audizione in commissione trasporti
Questione complessa con a confronto Multedo, dove si trovano da 40 anni i siti, e Sampierdarena che non ne accetta il trasloco sul fronte del porto. Questione destinata ancora a durare parecchio prima di trovare soluzione
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