Volontariato e associazionismo, focus sul Ponente genovese

Il mondo del volontariato e quello dell’associazionismo hanno fatto grande la storia di Genova, e in particolare del Ponente genovese. Una rete di attenzione al sociale che è altamente professionale e prossima al cittadino e che va ulteriormente valorizzata. Di questi temi si parlerà domani pomeriggio, 2 maggio, dalle ore 17,30 in poi presso la sala parrocchiale di Nostra Signora del Soccorso e San Rocco, in via Don Federico Pironi 10, a Pra’, nell’ambito dell’incontro ‘Vita a Ponente: istituzioni, cooperazione, associazionismo’ che è organizzato dalla Fondazione Change for Chance.

L’incontro sarà un momento di riflessione e confronto sul territorio del Municipio, attraverso gli interventi di alcuni relatori e di rappresentanti di istituzioni, cooperazione e associazioni. 

Interverranno Claudio Chiarotti, presidente del Municipio VII Ponente; Paola Cermelli, esperta di politiche sociali; Paola Toni, consulente e formatrice; Enrico Testino, esperto di animazione sociale; Andrea Rivano, portavoce Forum Terzo Settore Liguria; ed Elena Tramelli, dirigente scolastico.

Le conclusioni saranno affidate alla consigliera comunale del Partito Democratico, Cristina Lodi, che della Fondazione Change for Chance è una delle anime: “Proseguiamo - afferma - il momento di riflessione sul sociale avviato dall’incontro con la parlamentare Livia Turco, anche dopo il Piano Nazionale degli Interventi Sociali che è stato varato nel luglio del 2021. La sfida è quella di riorganizzare il sociale in stretta relazione con i vari territori, cercando di essere sempre più vicini alle persone. Una sfida che Genova saprà certamente cogliere perché può vantare una lunghissima tradizione in questo senso”.

Secondo Cristina Lodi, “il Ponente in particolare è un territorio ricco di attività e realtà con forte presenza delle istituzioni municipali, delle associazioni e delle cooperative. Queste risorse offrono molte opportunità, ma allo stesso tempo non possono colmare alcune disuguaglianze tra cittadini e situazioni di disagio di parti dello stesso territorio. Un percorso di sostegno e potenziamento alle relazioni tra tutte le realtà presenti può contribuire a migliorare la qualità di vita dei singoli e realizzare un maggior benessere collettivo. Urgente studiare e riorganizzare la rete dei servizi facendo riferimento al nuovo Piano Nazionale degli Interventi Sociali, per dare forza al lavoro del servizio sociale e risposte appropriate alle cittadine e ai cittadini”. L’evento si terrà nel totale rispetto delle normative anti Covid-19 vigenti. Per partecipare è raccomandata la registrazione al link: https://vitaponente.eventbrite.com. 

Nello specifico, il Piano Nazionale degli Interventi Sociali individua le priorità collegate al Fondo Nazionale Politiche Sociali e alla sua programmazione, distinguendo tra azioni di sistema più ampie e interventi rivolti alle persone di minore età. In maniera analoga individua i principali interventi di lotta alla povertà da portare avanti sul territorio e nelle relative schede tecniche ne esplicita obiettivi e caratteristiche.

Il piano approvato, inoltre, si caratterizza per essere il frutto di un ampio e condiviso lavoro con le parti sociali e con gli organismi del terzo settore competenti sulle materie inserite nel piano stesso. Un elemento che il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, aveva posto in rilievo, ricordando che “la Rete dell’inclusione sociale è la sede istituzionale di condivisione nel sociale”. È stata anche approvata la proposta di avviare un confronto pure sulla governance dei progetti sociali gestiti dal Ministero nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), istituendo, all’interno della Rete, un’apposita cabina di regia.