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Sanità | 02 maggio 2022, 16:02

Quando la sanità dà speranze: un esempio è medicina nucleare di Sampierdarena, un’eccellenza per Genova

Diretta da Augusto Manzara, la specialità riesce ad effettuare un’attività completa verso l’utenza, da accertamenti diagnostici precisi e complessi, fino a quella ambulatoriale. È stata anche oggetto di un notevole e importante lavoro di ristrutturazione

Quando la sanità dà speranze: un esempio è medicina nucleare di Sampierdarena, un’eccellenza per Genova

La soddisfazione dell’utenza e il miglioramento continuo del servizio sono i due elementi cardine che caratterizzano l’attività del Reparto di Medicina Nucleare Asl3. La struttura, diretta da Augusto Manzara, è collocata all’interno del complesso ospedaliero di Villa Scassi, a un passo dall’eliporto, utilizzato per le emergenze che convergono sul presidio di Sampierdarena.

Struttura accreditata e certificata, svolge in ambienti confortevoli e recentemente ristrutturati diversi tipi di attività. Tra queste le indagini scintigrafiche per lo studio degli apparati respiratorio, scheletrico, digerente, urinario, circolatorio e del sistema linfatico, della tiroide e paratiroidi, dei surreni, dell’encefalo; la chirurgia radioguidata finalizzata alla ricerca del linfonodo sentinella e indagini oncologiche; le valutazioni densitometriche ossee a livello della colonna vertebrale e del collo femorale. Il Reparto effettua terapie radiometaboliche per ipertiroidismi e dolore da metastasi scheletriche, oltre a consulenze diagnostico specialistiche per i pazienti dell’ospedale e per i casi segnalati dai medici di Medicina Generale.

“La nostra Medicina Nucleare - spiega Augusto Manzara - gestisce anche un’importante attività ambulatoriale con visite per la diagnosi e cura delle malattie della tiroide e visite per la diagnosi e cura dell’osteoporosi. Aggiungo tra le attività peculiari l’effettuazione di separazioni cellulari per la ricerca di focolai infetti con granulociti marcati”.

Con una importante tradizione sulla Medicina Nucleare pediatrica, storicamente presente in ospedale dal 1970, il reparto è stato fino a prima della pandemia uno centri di riferimento per le indagini scintigrafiche dell’Istituto scientifico Giannina Gaslini di Genova. A livello metropolitano collabora con la S.C. Medicina Nucleare dell’Ospedale Policlinico S. Martino su percorsi e protocolli di integrazione. A livello aziendale oltre ad offrire consulenze per i pazienti ricoverati, come già rappresentato, collabora attivamente con la Fisica Sanitaria e con la Brest Unit Asl3. “In questo momento - informa Manzara - come peraltro accade anche a tutte le altre strutture Asl3, siamo impegnati nel progetto Restart, in particolare la nostra attività è organizzata anche su turni pomeridiani di produzione fino alle sette di sera”.

Dino Frambati

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