Una chiazza di color marrone da qualche giorno tiene in apprensione i cittadini pegliesi, nei pressi del Molo Archetti, dove c’è l’attracco della Navebus. Il fronte inquinato è stato segnalato dai residenti alla Polizia Ambientale e a Mediterranea delle Acque: sembra che il problema sia stato individuato e che la questione di queste acque sporche possa andare a risolversi nei prossimi giorni.
Ma è un fatto come, all’inizio della stagione balneare e dei rilevamenti da parte di Arpal, ovvero l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Ligure, si rischi nuovamente di trovarsi in difficoltà. La questione degli scarichi in mare a Pegli è annosa e riguarda sia il tratto finale di via Opisso, che va a finire appunto in zona Molo Archetti, sia soprattutto il torrente Rexello, che sfocia nella zona del Castello Miramare.
Al momento, secondo i rilievi di Arpal, tutti e quattro i punti di monitoraggio tra Pegli e Multedo sono considerati conformi: si tratta di spiaggia di Multedo, lungomare di Pegli, levante Rexello e ponente Rexello.
Ma mentre la classificazione delle acque è eccellente per spiaggia di Multedo, è considerata scarsa per lungomare di Pegli, ovvero quel tratto che va da Molo Archetti a largo Calasetta, quello interessato dalla chiazza marrone e quello che, specialmente in estate, è più frequentato dai bagnanti. Non sono invece classificate le acque di levante e ponente Rexello, perché i punti di monitoraggio esistono dal 2020 e per avviare la classificazione serve uno storico di almeno tre anni.
Conforme ma scarsa, insomma, l’acqua del mare di fronte al centro di Pegli, e si riapre il tema di quanta fatica ci sia voluta, negli anni passati, per arrivare a ottenere la balneabilità della delegazione e quanto si presti poca attenzione a mantenerla tale. Un discorso che sta particolarmente a cuore al Comitato Pegli Bene Comune: sono stati questi cittadini a darsi da fare, con particolare impegno, insieme al Municipio VII Ponente, per arrivare alla balneazione, sono stati questi cittadini a chiedere che tra i punti di monitoraggio di Arpal venissero inseriti anche levante e ponente Rexello. Lo hanno fatto attraverso una raccolta di firme che, negli anni passati, è arrivata a toccare le mille e cinquecento sottoscrizioni.
E poi? E poi sono iniziati sversamenti alla foce del Rexello, probabilmente causati da alcuni scarichi abusivi sulle alture della delegazione (che pare difficilissimo individuare, difatti il problema è tutt’altro che risolto), e poi è stato creato un by-pass nelle ultime due estati, per salvare la stagione; e poi si è aperto anche il fronte di via Opisso. Ora, con i lavori per il nuovo collettore fognario, si spera in una maggiore tranquillità per il futuro, anche se la chiazza colorata in mare in questi giorni potrebbe risalire, per l’appunto, ai lavori nel tratto antistante a Molo Archetti. La situazione, insomma, è complicata e quello ‘scarsa’ alla voce classificazione delle acque desta un po’ di preoccupazione perché, a lungo andare, potrebbe portare a una nuova revoca della balneazione, dopo tutta la fatica fatta per ottenerla: sarebbe una vera beffa. E per Pegli sarebbe, inoltre, un ritorno all’indietro che nessuno vuole. Ma qualcuno vuole invece mettere seriamente la testa sul sistema fognario della delegazione?