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Politica | 23 maggio 2022, 15:32

Cristina Lodi: “Il Comune di Genova e il Ponente dimenticato”

La consigliera comunale del Partito Democratico elenca tutta una serie di problematiche rimaste irrisolte durante gli ultimi cinque anni: “Dalle manutenzioni dei parchi all’asilo mai realizzato sulle alture di Pra’, ai parcheggi della Piana Pallavicini a Pegli”

Cristina Lodi: “Il Comune di Genova e il Ponente dimenticato”

Le grandi incompiute del Ponente. Tanti i problemi non risolti, nella parte ovest della città, altrettanti quelli non affrontati dall’amministrazione comunale uscente, secondo la visione di Cristina Lodi, consigliera comunale del Partito Democratico e candidata alle prossime elezioni comunali del 12 giugno.

La rappresentante del Pd ha realizzato nei giorni scorsi una disamina sul Ponente: “Mi sono battuta a lungo - afferma - per la riqualificazione di diverse zone del Ponente genovese a oggi in stato di degrado. Nello specifico, sono state presentate mozioni in Consiglio Comunale riguardo ai problemi di dissesto di via Montorsoli, nell’entroterra di Voltri, alle condizioni di degrado di Villa Doria, Villa Banfi e Villa Rosa a Pegli, e allo stato di abbandono di un locale del quartiere San Pietro, sulle alture di Pra’, che doveva essere un asilo, ma oggi si presenta come una struttura distrutta e fatiscente”.

Cristina Lodi ricorda: “Negli ultimi anni, durante sopralluoghi in diverse zone della città, ho potuto vedere come l’attuale amministrazione comunale si sia dimenticata e disinteressata di interi territori. Uno di questi è il Ponente, una zona viva e popolosa che presenta numerose problematiche, alcune delle quali ho voluto portato personalmente in Consiglio Comunale. Da oltre un anno sollecito l’amministrazione comunale a intervenire sulla questione di via Montorsoli, nell’entroterra di Voltri, in località Serrea. Si tratta di una strada di uso pubblico ma di natura privata, che consente di raggiungere un nucleo abitato dove risiedono circa settanta unità familiari e funge da percorso secondario verso il Comune di Mele e Acquasanta, in caso di eventuali interdizioni della strada statale del Turchino. La strada, da diverso tempo, risulta dissestata, è quasi impossibile il passaggio dei mezzi di soccorso e presenta un concreto rischio di alluvione a ogni temporale. Siccome le spese per la messa in sicurezza sono ingenti, i cittadini non possono occuparsene da soli. Per risolvere questo problema, diversi anni fa si sono mossi prima il Municipio Ponente e i comitati, per chiedere al Comune di intervenire per la messa in sicurezza e per riconoscere la valenza pubblica del tratto stradale. Ho sposato la loro battaglia portandola in Consiglio, ma, dopo l’ultimo sopralluogo nel 2020, sulla questione non sono più stati fatti passi in avanti da parte dell’amministrazione comunale”.

Per non parlare della situazione dei parcheggi di piana Pallavicini, a Pegli, che in cinque anni ha avuto quattro assessori a seguire la vicenda, ma nessuno dei quali ha mai risolto la questione.

“Restando a Pegli - prosegue Cristina Lodi - anche le ville presentano una situazione molto precaria: nello specifico, il parco di Villa Banfi continua a essere in stato di degrado, anche peggio di Villa Rosa e Villa Doria, anch’esse abbandonate a se stesse. Nonostante le numerose segnalazioni nei mesi scorsi da parte dei cittadini, al suo interno possiamo ancora trovare scale pericolanti o chiuse, transenne, viali sporchi con spazzatura a terra. Non dimentichiamo che all’interno della Villa c’è una scuola elementare e quindi è normalmente frequentata da bambini. I problemi di Villa Banfi, che sono sia strutturali che legati alla manutenzione del verde, vengono segnalati da tempo, ma gli interventi da parte del Comune di Genova non sono mai stati risolutivi. Analoga la situazione di Villa Doria e Villa Rosa, su cui a dicembre scorso ho firmato una mozione approvata all’unanimità sul loro stato manutentivo. Le due ville storiche presentavano un profondo degrado e ancora oggi la situazione non è migliorata. Il Municipio ha fatto quello che ha potuto, ma non può essere lasciato solo. Ricordo che esisteva un regolamento sulla gestione dei Parchi e Giardini Storici approvato nel 2016 e un ufficio preposto a tale gestione, ma non sono stati mai attivati da questa giunta”.

Spostandoci sulle alture di Pra’, nel quartiere San Pietro, comunemente denominato ‘Lavatrici’, troviamo l’ennesima storia di degrado e abbandono. “La zona è sicuramente una delle più problematiche del Ponente genovese, ma a catturare il mio interesse fu un edificio distrutto che giace in stato di abbandono e degrado, che un tempo doveva essere trasformato in un asilo, ma poi non se n’è fatto più nulla. Più volte, i residenti hanno denunciato la pericolosità e il rischio di incendi. Insieme ai comitati di quartiere e all’assessore municipale del VII Ponente, Matteo Frulio, abbiamo denunciato il fatto e chiesto al Comune di valutarne l’acquisizione, per rendere il locale un punto di riferimento utile per i residenti. Anche in questo caso, sono passati mesi, ma il locale risulta ancora in stato di abbandono e non esiste alcun progetto di riqualificazione in corso”.

I.P.E.


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