Altra grande affermazione nazionale nel mondo della didattica da parte del Liceo Mazzini, una cui rappresentanza, composta dal dirigente scolastico Monica Pasceri, da un docente e da una studentessa della I B, sbarca a Roma nell’evento nazionale sulla transizione ecologica. Il 3 giugno la data nella quale la terna mazziniana sarà presente all’ombra del Cupolone, nientemeno che presso la tenuta presidenziale di Castelporziano del presidente Mattarella.
“Un orgoglio e un riconoscimento per il nostro lavoro e il nostro impegno”, commenta la professoressa Pasceri, che incassa un altro successo della sua vivace e brillante gestione nell’istituto sampierdarenese, dove incontri, dibattiti e presenze illustri si alternano alle lezioni e sono diventati consuetudine e un valore aggiunto alla didattica in se stessa.
“Questo evento di Roma - dice Monica Pasceri - è motivo per noi di grande soddisfazione per un piccolo ma significativo successo per il nostro Liceo”. La transizione ecologica, tema di grandissima e grande attualità si concretizza, nel caso specifico e come motivo della trasferta nella capitale, nel progetto Daedala Tellus, che è stato finanziato dal Ministero dell’Istruzione e che prevede, nell’anno scolastico a cavallo tra questo e il prossimo, la realizzazione di sette orti didattici presso gli Istituti Comprensivi di Genova e Imperia.
Ne abbiamo ampiamente illustrato su questo sito della partecipazione dell’istituto a tale iniziativa nazionale e che riguarda istituti didattici che hanno aderito alla Rete di scuole in Supporto alla Transizione ecologica. Il ‘Mazzini’, che ha confermato anche in questa occasione la sua eccellenza a livello nazionale diventando un vanto per Sampierdarena e Genova, è stato apprezzato così tanto a livello ministeriale da ottenere a partecipare all’evento del 3 giugno.
“È certamente un riconoscimento per noi - spiega la Pasceri - ma credo che sia un riconoscimento pure per le scuole della Liguria in generale. Ma è anche un’ottima occasione per tutte quelle scuole che credono nell’importanza di sensibilizzare attivamente i giovani alle tematiche ambientali”. Del resto se cambiano usi e costumi e le stesse modalità della vita, appare opportuno che sia la scuola a dirigere e quasi pilotare queste mutazioni sociali e dei tempi, essendo pilastro per insegnare e formare menti e coscienze di giovani di oggi e futura generazione dirigente.