/ Politica

Politica | 21 giugno 2022, 15:26

Genovese detenuto in Indonesia, intervento della Regione per "torture fisiche e psicologiche"

Il padre di Nicola Di Santo denuncia che il figlio è stato riempito di botte e ustionato con accendini e sigarette. Approvato l'ordine del giorno per chiedere l'intervento del Governo

Genovese detenuto in Indonesia, intervento della Regione per "torture fisiche e psicologiche"

Oggi in consiglio regionale si è parlato del caso di Nicola Di Santo, il genovese in carcere in Indonesia che rischia di morire per le torture subite in oltre sette mesi di prigionia. Era infatti l'11 novembre 2021 quando il giovane di 32 anni quando è stato arrestato a Bali con l’accusa di aver rapinato il suo socio in affari.

Il caso è stato sollevato per primo dal senatore Gregorio De Falco che ha presentato un’interrogazione parlamentare urgente.

In Liguria il consigliere regionale Gianni Pastorino ha portato in aula un ordine del giorno approvato dall’intero consiglio regionale in cui il presidente Giovanni Toti si impegna a sollecitare la Farnesina. 

In questi mesi ha perso 12 kg ed è in preda a febbre e continue infezioni. Non ci risulta che la Farnesina abbiamo preso in carico la questione - commenta Pastorino - È una cosa gravissima che evidenzia la violazione del diritto internazionale. Torture e maltrattamenti che evidenziano un quadro giuridico incerto in un Paese che si dice democratico. Il padre di Nicola denuncia che il figlio nei primi giorni della detenzione sarebbe stato riempito di botte e addirittura ustionato con accendini e sigarette”.

L’avvocato Alessandra Ballerini, che ha preso a carico la questione, racconta di un incontro tra diplomatici italiani e il giovane detenuto lo scorso 16 novembre. In quell’occasione sono state accertate, le minacce e le torture da parte della polizia. In alcune occasioni gli agenti sono arrivati a spegnere le sigarette sul corpo del 32enne.

“Voglio ringraziare Gianni Pastorino e l’interno Consiglio Regionale per essersi fatti carico di questo nostro concittadino - commenta Ballerini Spero che questa iniziativa politica possa sollecitare la Farnesina e si possa arrivare presto ad una soluzione perché è intollerabile che un cittadino possa essere sottoposto a trattamenti inumani e degradanti”.

Marco Garibaldi


Vuoi rimanere informato sulla politica di Genova e dire la tua?
Iscriviti al nostro servizio gratuito! Ecco come fare:
- aggiungere alla lista di contatti WhatsApp il numero 0039 348 0954317
- inviare un messaggio con il testo GENOVA
- la doppia spunta conferma la ricezione della richiesta.
I messaggi saranno inviati in modalità broadcast, quindi nessun iscritto potrà vedere i contatti altrui, il vostro anonimato è garantito rispetto a chiunque altro.
LaVocediGenova.it li utilizzerà solo per le finalità di questo servizio e non li condividerà con nessun altro.
Per disattivare il servizio, basta inviare in qualunque momento un messaggio WhatsApp con testo STOP GENOVA sempre al numero 0039 348 0954317.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Telegram Segui il nostro giornale anche su Telegram! Ricevi tutti gli aggiornamenti in tempo reale iscrivendoti gratuitamente. UNISCITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium