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Politica | 05 luglio 2022, 16:44

Presunta ineleggibilità, Bucci passa l'esame dell'aula, l'opposizione si astiene

L'opposizione si astiene, troppo stretti i tempi per esprimersi sui pareri letti dal segretario

Presunta ineleggibilità, Bucci passa l'esame dell'aula, l'opposizione si astiene

Il primo consiglio comunale genovese si apre con la discussione in aula sull’ineleggibilità del sindaco Marco Bucci. Dopo la lettura delle ragioni che di fatto confermano la validità della carica del primo cittadino da parte del segretario comunale Pasquale Criscuolo si è aperta la discussione in aula.

Non sono assolutamente preoccupato, le elezioni si vincono con i voti e non con i cavilli”, ha commentato il sindaco Bucci prima dell’inizio della seduta.

L’opposizione ha deciso di astenersi nella votazione sull’ineleggibilità. Le ragioni sono diverse: i tempi troppo stretti per poter consultare ed esprimersi sulle ragioni presentate in Sala Rossa dal segretario comunale oppure c’è chi dai banchi dell’opposizione ne fa una questione morale. Questione morale che poi viene ripresa dallo stesso Bucci. Per il primo cittadino infatti è inammissibile rinunciare alla carica di commissario straordinario prima delle elezioni per poi richiedere la stessa carica dopo.

Il primo a prendere la parola durante la discussione è stato il capogruppo del Movimento 5 Stelle Luca Pirondini, che ha chiesto a Criscuolo di rendere noti i pareri citati. "Ci sembrava corretto che questi tre pareri fossero resi pubblici sul sito del comune, da mesi sentiamo parlare ma a oggi non li ha visti nessuno".

Criscuolo ha replicato che "lo strumento adeguato è quello dell'accesso agli atti ma siamo pronti a renderli pubblici". Il segretario ha poi chiesto a Pirondini di ritirare la pratica, ma al rifiuto del pentastellato la discussione è iniziata.

"Non è in discussione la vittoria di Bucci, - ha precisato Pirondini - ma da consiglieri dobbiamo verificare il rispetto delle regole, è nostro dovere fare chiarezza per la tutela della città. Così non fosse la città sarebbe in una posizione scomoda".

Pirondini ha citato l'ordinanza del tribunale di Milano sul caso Beppe Sala, commissario unico di Expo, costretto alle dimissioni dopo essersi candidato a sindaco. Sempre Pirondini ha citato il tentativo di alcuni deputati della Lega, tra cui il segretario ligure Edoardo Rixi, i quali hanno chiesto la modifica della norma sull'ineleggibilità del commissario nel decreto Milleproroghe. “Perché non si è dimesso dalla carica di commissario? Non avrebbe dovuto mettere la città in queste condizioni, se la città sarà commissariata lei sarà l'unico responsabile”.

Dello stesso parere Filippo Bruzzone, consigliere comunale di 'Europa Verde con Sansa', che come Pirondini e il resto dell'opposizione si è astenuto sul voto della pratica, come hanno precisato anche Ariel Dello Strologo, capogruppo di 'Genova Civica', che non ha firmato la richiesta di parere, e il capogruppo Pd Simone D'Angelo.

Credo fosse opportuno chiedere il parere al segretario generale, - ha detto Dello Strologo - che cita pareri autorevoli, ma non dipana il dubbio di fondo. Sulla questione non c'è abbondanza di materiale dal punto di vista legale, ma qualcosa c'è, è strano che in un parere autorevole non ci si sia preoccupati di confutare il provvedimento del tribunale di Milano, secondo il quale la carica non sarebbe più presente perché abrogata. Inoltre, il tribunale di Milano conclude che, a differenza della figura di commissario, quella di commissario straordinario sia rimasta e rientri nell'elenco tassativo della norma".

Sbaglia chi pensa che questo sia l'ultimo atto della campagna elettorale, lei ha consegnato la città all'incertezza, un'incertezza che pagheranno Genova e i genovesi”, ha dichiarato D'Angelo in aula.

A chiudere la discussione in consiglio è stato il sindaco Marco Bucci, non prima dell'intervento di Mattia Crucioli (Uniti per la Costituzione): “Personalmente non credo ci sia una questione di ineleggibilità, ma mi insinua qualche dubbio il fatto di non avere a disposizione i pareri citati dal segretario. Ritengo paradossale però che i partiti che mettono in dubbio la eleggibilità del sindaco sostengano i partiti di governo il cui ministro del Partito Democratico ha detto che non ci sono questioni di ineleggibilità. Essere di lotta e di governo è truffaldino per i cittadini”.

Prima del voto ha preso la parola Marco Bucci, il quale ha ricordato che a settembre 2021 il ministro Enrico Giovannini gli avrebbe chiesto di continuare a ricoprire l'incarico di commissario fino al 2024 per gestire il piano della mobilità relativo alla Valpolcevera in seguito alla ricostruzione del viadotto. “Non appena si è cominciato a parlare di ineleggibilità ho chiesto pareri al ministro, al Ministero, all'Anci, che ha portato i pareri del Ministero e dell'Avvocatura dello Stato. - ha detto Bucci - Sulla base di questi pareri ho preso la decisione. Sarebbe stato semplice dimettersi cinque giorni prima la presentazione delle liste, avrei potuto farlo e richiedere di essere nominato dopo le elezioni, ma sarebbe stata una presa in giro. Non si può rinunciare a questa carica importante per farsi eleggere, ne faccio una questione etica”.

Bucci, che ha chiarito di svolgere l'incarico gratuitamente dal febbraio 2022, ha detto infine che ritiene fondamentale che a svolgere il ruolo di commissario sia il sindaco.

Il voto in aula si è concluso con 26 voti favorevoli alle ragioni presentate dal segretario comunale e 15 voti di astensione.

Francesco Li Noce e Marco Garibaldi


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