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Attualità | 23 luglio 2022, 09:00

Difficoltà sociale, affaticamento e fastidio: è tutta colpa del caldo?

Le temperature di questi giorni ci "ammazzano". Ma è solo il caldo il punto?

Difficoltà sociale, affaticamento e fastidio: è tutta colpa del caldo?

È innegabile guardare con i nostri occhi ma soprattutto sentire chiaro sulla pelle che il caldo anomalo ormai è parte delle nostre giornate e dei nostri pensieri. Siamo molto infastiditi, e la situazione sociale sta peggiorando.

Ma sarà veramente soltanto il caldo che ci affatica?

L'innalzamento della temperatura fa parte di un lento ma inesorabile processo che tantissimi hanno reso noto da tempo e che riguarda il cambiamento climatico definitivo sul nostro pianeta.

Come spesso capita, ci si muove nell'emergenza. È la corsa ai condizionatori, è la corsa all'aria condizionata infilandosi in casa e nei negozi. Ma come andranno le cose tra di noi, tra le persone, se non ci prestiamo davvero attenzione?

Mi sembra di percepire sempre più difficoltà, sempre più fatica. E non è per il caldo e basta. 

Una possibile piega di questa situazione potrebbe essere di ostacolo alla socialità, ancora una volta, dopo che il covid ma ancora prima i social, già ci hanno messo a dura prova. Si fa fatica a vedere l'altro da noi, ad andare a fondo. Si resiste a questa fatica. In questa estate e nelle prossime che seguiranno, chissà se sceglieremo ancora di stare fuori a mangiare, di fare passeggiate, serate insieme a persone in posti affollati, o semplicemente anche andare al mare. Chissà se ci andrà sempre bene stare insieme. 

Il covid ha dato una bella frenata a tutto questo e ancora la paura regna sovrana. Non si riesce bene a

tornare alla normalità perché questa sembra essere la normalità: ci rassicura trovare ormai posti il meno frequentati possibile. E il caldo torrido che ci invade anche la mente tutti i giorni non aiuta.

Rischieremo di finire isolati in uffici, case o negozi solo con i condizionatori accesi? Avremo voglia di incontrare persone? Cosa succederà ai rapporti che abbiamo con gli altri? Spesso capita di sentire in questi giorni "Non esco, preferisco stare a casa perché c'è troppo caldo". 

Penserei meglio a come affrontare l'aumento delle temperature, già il covid ci ha provati e allontanati molto. Penserei che è la relazione che ci salva in un mondo surriscaldato, malato e faticoso. Li terrei stretti gli altri, di persona e non online, a tutti i costi. Altrimenti non ci dovremo solo premunire contro un mondo che si accartoccia su se stesso e capire come starci dentro, ma contro un' incolmabile e profonda solitudine.

 

www.cristinafregara.it

Cristina Fregara

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