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Attualità | 25 luglio 2022, 15:30

Sciopero dei lavoratori Smag, i sindacati: “L’azienda non ci ascolta”

Giovedì l’incontro tra sindacati e Prefetto

Sciopero dei lavoratori Smag, i sindacati: “L’azienda non ci ascolta”

Stamattina i lavoratori Smag (Società Multiservizi Acqua e Gas S.r.l.) del gruppo Barbagli hanno incrociato le braccia annunciando uno sciopero di quattro giorni.

Stamattina il presidio davanti ai cancelli di Iren alle Gavette. Tra i punti elencati dalle sigle sindacali e che hanno portato allo stato di agitazione dei lavoratori ci sono il mancato rispetto degli accordi sindacali, la carenza di personale operativo e amministrativo, i carichi di lavoro in tempi impossibili da rispettare, il ricorso allo straordinario sommerso e non riconosciuto, ma anche standard di sicurezza non garantiti, controllo a distanza sui dipendenti, livelli da CCNL inadeguati e un’organizzazione del lavoro lasciata allo sbaraglio.

“L’organizzazione di quest’azienda ha creato delle grosse disfunzioni - sottolinea Romeo Brigata, Femca Cisl Liguria - Ci sono problemi di carenza di organico e di organizzazione. Per questo abbiamo deciso di essere qui a manifestare, per dare diritto e parola ai nostri lavoratori”.

“Abbiamo dichiarato quattro giorni di sciopero poiché sul tavolo ci sono diversi problemi che non siamo riusciti a risolvere con l’azienda - aggiunge Fabio Barbero, Filctem Cgil Genova - A nostro avviso il principale problema è quello degli organici, questa è un’azienda che negli ultimi mesi ha visto l’uscita di numerosi dipendenti di nel profilo operativo che in quello amministrativo, senza che questi siano stati adeguatamente sostituiti. Tutto questo ha comportato un carico di lavoro maggiore che si è riversato sui dipendenti”.

“Giovedì dovremmo avere un incontro con il Prefetto - conclude Elisabetta Colli, Uiltec Liguria - Il carico di lavoro è pesantissimo con un conseguente problema per quanto riguarda la sicurezza. Si tratta di lavoratori che lavorano nel gas e che si spostano con l’automobile, quindi anche anche in questo senso c’è un problema. Questa azienda ci risponde solamente attraverso un avvocato e quindi ci pare evidente che non voglia più avere a che fare con le organizzazioni sindacali".

Marco Garibaldi

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