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Politica | 25 luglio 2022, 16:10

Summer School Sostenibilità, ministro Giovannini: "Serve costruire il futuro nelle imprese e nelle istituzioni" (Video)

Toti: "Impegno e responsabilità sono le parole chiave del Modello Liguria e per lo sviluppo sostenibile del Paese".

Summer School Sostenibilità, ministro Giovannini: "Serve costruire il futuro nelle imprese e nelle istituzioni" (Video)

Si è tenuta quest'oggi nell'Aula Magna dell'Albergo dei Poveri dell'Università di Genova, la giornata conclusiva della Summer School 2022, giunta quest'anno alla seconda edizione.

L'appuntamento, organizzato dal Centro Studi "Sostenibilità e diritto", diretto dal professor Lorenzo Cuoccolo, ha tra i sostenitori dell'iniziativa Fondazione AMGA, Camera di Commercio di Genova, Fulse e Regione Liguria.

Durante l'appuntamento conclusivo si è svolta una tavola rotonda sui temi della Sostenibilità e sui criteri ESG, ossia Environment, Social, Governance, dove si sono confrontati i vertici delle istituzioni pubbliche e delle principali imprese del territorio.

A chiudere l'appuntamento della mattinata è stata la lectio magistralis sullo Sviluppo Sostenibile tenuta dal ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, professore ordinario di statistica economica a Roma Tor Vergata e fondatore, tra l'altro, di ASviS, Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile.

Ai microfoni dei giornalisti presenti, il ministro ha voluto ribadire il suo messaggio agli studenti coinvolti nella Summer school: "Questi - ha detto Giovannini - sono gli studenti di una scuola estiva dedicata allo sviluppo sostenibile.  Un tema che mi ha visto impegnato per tanto tempo, anche cambiando il nome dello sviluppo del nostro ministero, aggiungendo sostenibilità per dare un'impostazione nuova al modo di fare infrastrutture e di pensare alla mobilità. Il messaggio è quello che il futuro è adesso, è adesso il momento di costruirlo nelle imprese, nelle istituzioni, naturalmente a livello di Paese. Dunque il mio invito è stato quello di impegnarsi al massimo perché c'è tanta domanda di professionalità in questi nuovi campi di un pensiero ad ampio spettro capace di supportare l'economia, la società l'ambiente e le istituzioni. Questo è quello che ho voluto augurare raccontando anche un po' di esperienza personale".

 

 

A proposito delle elezioni, sempre ricollegandosi al tema della sostenibilità, il ministro ha spiegato: "I tempi sono estremamente stretti e che dunque i partiti che tipicamente elaborano visioni del futuro saranno in grado di raccontare la loro visione più di quelli che invece sono stati colti di sorpresa dalla tempistica molto stretta.

La mia speranza, come detto in conclusione è che il paese possa confrontarsi sulle idee, sulla visione di sviluppo sostenibile, in maniera tale non solo da essere in una situazione migliore per i nostri cittadini ma anche per aiutare l’Europa e il mondo ad andare in questa direzione".

All'evento ha presenziato anche il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti che, durante il suo intervento, ha ribadito: "Oggi parliamo di infrastrutture e sostenibilità e vorrei porre il centro sull’infrastruttura più importante di questo Paese: il fattore umano, coloro che le infrastrutture le dovranno progettare, costruire, usare e adattare al mondo che cambia. In Italia in questo momento c’è un ulteriore deficit importante di impegno e di responsabilità. Il modello Genova, il modello Liguria è esattamente questo: preparazione, impegno e responsabilità. E spero che questa scuola aiuti a portarlo avanti anche per le generazioni future".

“Servono impegno e responsabilità individuali, di ogni cittadino, ma anche collettivi – aggiunge il governatore - perché i fenomeni da gestire sono fenomeni collettivi. Bisogna costruire una classe dirigente che sappia interpretare il futuro, senza che questo torni ad essere quello che è stato per un lunghissimo periodo di tempo: tutti quelli della mia generazione, che sono la classe dirigente attuale di questo Paese, sono cresciuti con la parola sviluppo come un’antinomia rispetto alla tutela dell’ambiente”. Al contrario secondo il presidente della Regione “l’agenda dei prossimi dieci anni, l’acronimo ESG (Environmental, Social and Governance), il PNRR, il suo recepimento nelle legislazioni dei paesi, ribaltano questo concetto, facendo sì che lo sviluppo e la sostenibilità diventino un moltiplicatore per la crescita, che deve diventare sostenibile attraverso una trasformazione tecnologica, sociale, industriale, di prodotto, di processo e quindi attraverso la formazione di una classe dirigente che deve essere alla guida di tutto questo. Si tratta di un cambio copernicano di mentalità che deve entrare nelle nostre università, nei nostri istituti tecnici e nei nostri ITS. Deve essere l’essenza stessa del cambiamento. A Genova e in Liguria questo lo stiamo facendo: la sostenibilità del nostro sistema turistico, le navi da crociera di ultima generazione, il tema della logistica che deve essere a costi accettabili per l’impresa, la rigenerazione di una città che è stata il polo dell’industria pesante italiana ed europea e che oggi sta ridisegnando anche i suoi quartieri alla luce di questo principio. Tutte queste rivoluzioni necessitano di una classe dirigente preparata, impegnata, non solo individualmente. Occorrono senso di collettività, di Paese, di Stato, senso di responsabilità, la capacità di scegliere anche quando è difficile. Tutto questo oggi manca nel mondo sociale, economico, dell’informazione e della politica: oggi – conclude - abbiamo bisogno di una classe dirigente che non solo sia preparata, ma che recuperi le parole impegno e responsabilità”. -

Redazione


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