Alle nove in punto di questa mattina alla Sala Chiamata del Porto, a piazzale San Benigno, si sono aperti i seggi per l’elezione del presidente della Repubblica dell’Ecuador e del binomio presidenziale, nonché per i rappresentanti al Parlamento Andino, i parlamentari nazionali e i membri dell'assemblea, sia in patria che all’estero. La comunità ecuadoriana di stanza a Genova ha risposto presente alla chiamata per esprimere la propria preferenza.
Sin dalle prime ore di voto, tanta gente si è messa in fila per poter accedere alle urne e alle 12 le persone che avevano votato erano poco meno di duemila.
All’ingresso, tante e tanti, muniti del proprio documento di riconoscimento, hanno atteso pazientemente di poter entrare.
“La comunità ha risposto in modo ammirabile - ha dichiarato il console ecuadoriano a Genova Oscar Izquierdo - anche se la giornata è un po' fredda e ventosa. Stamattina abbiamo iniziato puntuali alle 9, come disposto dal Consiglio nazionale elettorale, e termineremo alle 19”.
Ad aprire la giornata di elezione è stato l’inno nazionale ecuadoriano a cui sono seguite le parole di benvenuto proprio del console.
“La gente è entusiasta e vuole esercitare il suo diritto, perché questo è un diritto dei cittadini - ha ricordato Izquerido - non abbiamo visto nessun problema e la gente è molto felice di venire a votare. Voglio ringraziare l’organizzazione e i volontari che stanno facendo funzionare tutto, ma anche i membri dell’Associazione del voto, la sicurezza, la stampa, i delegati delle operazioni politiche. Tutto sta andando per il meglio”.
All’uscita una giovane elettrice racconta: “C’è molta gente e prima di votare abbiamo fatto un po’ di coda, forse anche a causa del maltempo. Non credevo ci fosse tanta gente, fa piacere”.
Un sentimento diffuso che si incontra anche in tanti altri elettori ed elettrici, che non si sono fatti scoraggiare da una giornata fredda e piovosa.
Per votare c’è tempo fino alle 19, al termine delle votazioni inizieranno le operazioni di spoglio.
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