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Attualità | 30 settembre 2022, 17:46

Morte di Mahsa Amini, sabato nuova manifestazione a Genova contro il regime in Iran

Sabato 1 ottobre in contemporanea mondiale in più di 150 città verranno organizzate manifestazioni, sit-in e altre iniziative

Morte di Mahsa Amini, sabato nuova manifestazione a Genova contro il regime in Iran

In Iran continuano le manifestazioni che sono iniziate dopo la morte in circostanze sospette di Mahsa Amini. Bisogna rammentare che queste sono solo l’ultima di una serie di manifestazioni che da più di 40 anni vengono represse nel sangue dal governo come per esempio quelle del movimento Onda Verde iniziate nel giugno 2009 in seguito alle elezioni fraudolente che hanno portato alla presidenza Mahmud Ahmadinejad. Il regime islamico al governo del paese ha sempre represso nel sangue ogni tipo di manifestazione da parte dell’opposizione e ha sempre chiuso i canali di comunicazione di massa per censurare ogni tipo di violenza messa in atto. Le dimostrazioni di dissenso in atto in questi giorni non fanno eccezione; i servizi di internet vengono puntualmente sospesi per non permettere ai manifestanti di organizzarsi e per impedire la diffusione di testimonianze delle violenze fuori dai confini del paese. La realtà che gli abitanti dell’Iran stanno vivendo oggi è una vera e propria rivolta che potrebbe sfociare in una guerra civile. Gli iraniani che vivono fuori dal paese non riescono a stare con le mani in mano e da subito hanno organizzato iniziative e manifestazioni nelle maggiori città del mondo anche con il supporto delle istituzioni locali e di moltissime figure di rilievo quali politici, artisti, cantanti, influencer ecc. 

Sabato 1 ottobre in contemporanea mondiale in più di 150 città verranno organizzate manifestazioni, sit-in e altre iniziative. Questa mobilitazione che porta il nome di “FREEDOM RALLY FOR IRAN” e stata richiesta da Hamed Esmailion, un uomo che l’8 gennaio 2020 ha perso la moglie e la figlia di 7 anni nel volo  Ukraine International Airlines 752, abbattuto dal regime causando la morte di 176 persone, attraverso l’organizzazione PS752Justice. Gli iraniani espatriati stanno chiedendo il supporto dei governi dei paesi che li ospitano affinché non scendano più a patti con il regime islamico. 

A Genova, un gruppo spontaneo di studenti iraniani è da giorni per manifestare il proprio dissenso ed aumentare la consapevolezza dell’opinione pubblica. Hanno già organizzato con successo un sit-in in piazza De Ferrari il giorno 27 settembre. Lo stesso gruppo, ogni giorno più numeroso, si è mobilitato per partecipare alla giornata internazionale di manifestazioni.

L’appuntamento è alle 16 in piazza Caricamento con a seguire un corteo fino a piazza Matteotti dove continueranno le manifestazioni.

Redazione

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