"Sulla questione Esselunga c’è veramente molto malcontento e tanta preoccupazione, malcontento che sta crescendo di ora in ora, vedendo anche il comportamento dell’Amministrazione e le dichiarazioni di alcuni assessori". Lo dichiarano in una nota i civ Confcommercio del ponente, che "hanno richiesto un appuntamento urgente al Sindaco che è stato fissato per il 15 novembre oltre un mese dopo l’invio della richiesta e alle 11,30, quindi in un orario durante il quale i presidenti dei Civ, tutti commercianti, stanno cercando di sbarcare il lunario in questi tempi che sono difficilissimi".
"E' evidente - afferma Maurizio Rossi, presidente del civ di Pra' - che la nostra richiesta non viene considerata urgente, mentre invece le pratiche di Esselunga sono state considerate urgenti eccome. Ci sentiamo offesi anche da questo comportamento.
Prosegue Riccardo Grossi, presidente del Civ di Sestri Ponente: "A questo punto rinunciamo a incontrare il Sindaco, anche perché pensiamo, visti i tempi che ha ritenuto necessari per incontrarci, che il 15 novembre sarà già tutto deciso.
Qualcuno ha parlato di importanti interventi sul territorio ad esempio per la messa in sicurezza del Chiaravagna per un milione di euro. E per realizzare questa opera era necessario aprire una Esselunga?".
"Allora dobbiamo pensare – prosegue ironico Grossi – che, visto che il nostro territorio è molto fragile dal punto di vista idrogeologico, chissà quanti altri supermercati di grandi dimensioni dovremo aspettarci che aprano.
Non è possibile accettare questa politica commerciale, le grandi strutture di vendita spostano i flussi dei clienti e desertificano i centri storici. Insieme alla nostra Associazione (Confcommercio) vogliamo andare a fondo della questione e lo faremo se ve ne saranno le condizioni anche con atti legali".
Emilio Rimondini, Civ Cantore Sampierdarena: "Quando si è parlato di Esselunga a San Benigno eravamo convinti che sarebbe stato l’ultimo colpo inferto al tessuto economico e invece non è stato così. Appena passate le elezioni, via ad un'altra Esselunga a Sestri Ponente. Tra l’altro ci erano state fatte promesse e date garanzie ma non abbiamo mai più saputo niente e anche questo è scoraggiante. Cosa andiamo a fare dal Sindaco?
Umberto Solferino, presidente della Consulta dei Civ Confcommercio: "Tutti i Civ sono allineati con quanto dichiarato dai colleghi ed anche molto delusi. In incontri elettorali del primo mandato il Sindaco Bucci aveva affermato che la sua amministrazione non avrebbe autorizzato nessun centro commerciale e noi dei CIV, oltre a tanti altri dirigenti Confcommercio, eravamo tutti presenti.
Non abbiamo niente contro un marchio piuttosto che un altro, il negozio di dettaglio alimentare è stato annientato tanti anni fa, ma non è possibile invece accettare la miopia di chi aprendo grandi strutture di vendita con annessi parcheggi e tutte le comodità non si rende conto che danneggia e desertifica il tessuto economico dei centri storici.
Questo caso è la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Nei passati 5 anni non abbiamo avuto alcun tipo di ascolto su questioni di politica commerciale della città. Ci sono stati detti tanti si ma all’atto pratico sono stati dei no. Chi è responsabile di questa catastrofe se ne prenda la responsabilità".