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Gen Z - il mondo dei giovani | 16 ottobre 2022, 09:30

"Genova per voi", "La nuova scuola genovese" e la grande tradizione musicale della nostra città

Da De André alle nuove leve del rap: la città di Genova continua a sfornare talenti

Foto pagina Facebook 'La nuova scuola genovese'

Foto pagina Facebook 'La nuova scuola genovese'

Il 5 ottobre scorso a Genova si è ufficialmente aperta l’edizione 2022 di Genova per Voi, un talent ideato da Gian Piero Alloisio che vede la partecipazione di giovani autori musicali. Il premio per il vincitore è un’entrata in Universal/Ricordi come autore, avendo fin da subito la possibilità di lavorare con autori professionisti.
In particolare in Via Balbi 5, nell’aula Magna dell’Università di Genova, è stato proiettato il film “La nuova scuola genovese”. All’evento erano presenti l’autore Claudio Cabona e i registi Paolo Fossati e Yuri Dellacasa. Il docufilm è un documentario incentrato sulla “scuola genovese”, che è un movimento culturale nato negli anni ‘60. Molti sono i nomi di celebri cantautori che fanno parte di questa corrente artistica come, ad esempio, Gino Paoli e Fabrizio De André.

Dopo questi grandi artisti, il movimento culturale è stato portato avanti da nuovi cantanti emergenti, quali Tedua, Izi, Bresh e Nader. Sono quindi loro, insieme alla nostra Genova, i protagonisti del docufilm uscito l’anno scorso.
Gli artisti in questione sono perlopiù rapper genovesi emergenti che, modernizzando il concetto di musica a cui le generazioni del passato erano abituate, stanno seguendo le orme di celebri autori come De André. Il legame con Genova è molto importante per i nostri protagonisti, ed è stata una parte fondamentale della loro vita, poiché è la loro città natale ed il luogo in cui hanno vissuto la loro adolescenza e fatto le prime esperienze. I riferimenti alla nostra città, infatti, sono molto frequenti nelle canzoni di questi rapper emergenti.

I nuovi rapper genovesi, amatissimi e seguiti assiduamente dalla generazione Z, stanno portando avanti a gonfie vele il concetto della scuola genovese. Il docufilm rappresenta l’incrocio tra due generazioni che sono apparentemente lontane tra loro, ma che hanno in comune la voglia di esprimersi con l’arte della musica. Con questo importante principio, capiamo quindi che la musica non invecchia mai e non passerà mai di moda, esistono solo tante forme diverse di essa.
Dunque il docufilm, guardato e apprezzato da moltissimi giovani ragazzi, e non, viene visto come un grande omaggio alla nostra città e all’arte della musica.

Gaia Uccheddu

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