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Municipio Bassa Valbisagno | 14 novembre 2022, 13:15

Più di 2000 firme contro lo Skymetro della Valbisagno, il comitato "No ai progetti calati dall'alto"

Il comitato ha presentato oggi le firme a Tursi, in cerca di un dialogo e di alternative

Più di 2000 firme contro lo Skymetro della Valbisagno, il comitato "No ai progetti calati dall'alto"

Sono più di 2000 le firme raccolte dal comitato contro lo Skymetro della Valbisagno, firme che oggi alcuni rappresentanti del comitato hanno portato a Palazzo Tursi. In una piccola conferenza stampa sono state espresse ancora una volta le perplessità riguardanti il progetto, pur riconoscendo l'importanza di un trasporto pubblico veloce che colleghi la valle.

Le ragioni dell'opposizione al progetto sono varie e comprendono il mancato coinvolgimento non solo degli abitanti, ma anche di tecnici e professionisti del settore, la mancata considerazione di questioni macroscopiche come i piloni nel greto del torrente, l'accessibilità, l'impatto sulla qualità della vita del quartiere che può avere una struttura rialzata.

Dice Massimo Cannarella, uno dei rappresentanti: “si chiama Opposizione Skymetro ma vogliamo ragionare alle possibile alternative, abbiamo raccolto un bisogno collettivo della valle, incontri molto partecipati... e oggi abbiamo consegnato 2043 firme, in calce a una petizione per chiedere di mettere in discussione l'opera”.

“Arrivano grandi risorse, le maggiori nell'arco di anni, e la partecipazione è al minimo. Il Comune gioca a nascondino coi progetti, noi chiediamo partecipazione, fermare l'iter, fare studi, diffondere dati, coinvolgere abitanti, Ordine degli Architetti, e altri privati” rincara Enrico Testino.

Vincenzo Cenzuales, interviene su questioni più tecniche considerando pro e contro dell'opera e segnalando come gli svantaggi sembrano, per ora, superiori ai vantaggi. “Una struttura sopraelevata ha un impatto notevole, dall'alto sembra tutto bello, ma va vista anche dal sotto, senza contare le problematiche di accessibilità. O i piloni nel greto del torrente, per essere stabili necessiterebbero di scavi imponenti, anche col rischio di intaccare la falda. Un tram correrebbe sulla strada sarebbe più sicuro”.

Oltre a chiedere un arresto del progetto e l'apertura di un dialogo trasparente con la città, si continua a suggerire un meno impattante e più economico progetto di tram.

Federico De Salvo

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