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Municipio Centro Est | 05 dicembre 2022, 11:39

In piazza San Matteo spunta un gazebo, residenti e commercianti: “Dov’è la Soprintendenza?”

Nel corso del fine settimana un gazebo bianco è stato posizionato sul sagrato della chiesa di San Matteo dove però questa mattina non era già più presente. Residenti e commercianti della zona si interrogano sulla necessità di definire linee guida che permettano una corretta fruizione anche del patrimonio artistico della città

Foto via Facebook - dear miss fletcher

Foto via Facebook - dear miss fletcher

Ha fatto parecchio discutere nel corso del fine settimana la presenza di un gazebo bianco sistemato in piazza San Matteo.

La struttura sembra sia stata sistemata nella parte finale del sagrato della chiesa per il fine settimana: questa mattina, infatti, la redazione de La Voce di Genova è andata a verificare non trovando più traccia del telone bianco.

La struttura ha subito scatenato la protesta di residenti e commercianti della zona: “Continuiamo a domandarci -  scrivono alcuni su un gruppo Facebook - se in questa disgraziata città esiste una Soprintendenza (oltre a quella delle Brutte Arti) e se non ha mai nulla da eccepire sulle schifezze che questa giunta impone a tutti noi senza possibilità di riscatto. Ma #Genovameravigliosa è solo, e l’abbiamo capito, uno slogan ruffiano e fuorviante”.

Diverse sono state le reazioni al post e alcuni hanno voluto porre l’accento sulla questione parcheggio selvaggio nella piazza.

“Il parcheggio selvaggio mi indigna e ripugna - si legge - certo, la tensostruttura potevano evitarla, ma è sicuramente temporanea, mentre il posteggio e il transito di auto e furgoni nella piazza c’è da decenni e decenni. Nelle altre città civilizzate sarebbe inconcepibile”.

Una polemica che apre diversi piani di discussione: se da una parte c’è la necessità di realizzare sistemazioni, anche temporanee, che garantiscano una copertura alle attività che si svolgono all’aperto; dall’altra ci si interroga su come far coesistere la presenza di gazebi e coperture in piazze storiche di grande rilevanza culturale e artistica come, appunto, piazza San Matteo.

Una soluzione che non sembra essere a portata di mano e che richiederà ancora diverse interlocuzioni per trovare il punto d’incontro capace di accontentare tutti.

Redazione

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