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Politica | 17 gennaio 2023, 11:43

Lavoratori somministrati del Ministero dell'Interno a rischio, oggi il presidio davanti alla Prefettura (video)

Da questa mattina alle 10 i lavoratori sono davanti alla sede della Prefettura in largo Lanfranco per chiedere garanzie di continuità lavorativa

Lavoratori somministrati del Ministero dell'Interno a rischio, oggi il presidio davanti alla Prefettura (video)

È in corso la protesta dei lavoratori somministrati del Ministero dell’Interno di Questure e Prefetture che da questa mattina alle 10 sono in presidio davanti alla Prefettura di Genova. Insieme ai lavoratori somministrati anche i dipendenti del Ministero riuniti in assemblea. 

Sono 1.200 le lavoratrici e i lavoratori somministrati presso le questure e le prefetture di tutto il Paese che, fino al 31 dicembre 2022, hanno operato con contratto a termine, e sono 30 gli operatori che hanno prestato la propria attività a Genova e in Liguria e che, dal 2 gennaio, si trovano a casa senza il lavoro per il quale sono stati preparati.

In questo quadro, Nidil Cgil, Felsa Cisl e Uiltemp Uil intendono sottolineare l'importanza del lavoro del personale somministrato negli uffici per l'immigrazione di questure e prefetture.

Roberta Cavicchioli, segretario regionale UILTEMP Liguria, spiega: “La situazione è delicatissima anche perché, pur parlando di un gruppo di lavoratori non particolarmente nutrito, ragioniamo di 30 persone in tutta la Liguria, ad oggi non sono state date garanzie di continuità occupazionale al gruppo.

Questi lavoratori hanno svolto un’attività cruciale all’interno delle Questure e delle Prefetture, riconosciute dalle istituzioni e fondamentali per i servizi ai cittadini. Queste hanno avuto ricadute importanti anche in termini di sicurezza.

Per quanto riguarda Genova, parliamo di 15 lavoratori, per quanto riguarda i 5 che operavano all’interno delle Questure è stata individuata una soluzione che, in modo semplicistico, potremmo definire Clausula Sociale, non è un sistema perfetto ma è quello che le tempistiche hanno consentito di autiere.

Per quanto riguarda l’organico in forza alle Prefetture, il problema non è ancora stato risolto a livello nazionale.

C’è stato un interessamento forte da parte del Prefetto, naturalmente la soluzione non è sul territorio, confidiamo però di poter mostrare vicinanza a questi lavoratori e cercare delle soluzioni attraverso chi li ha conosciuti e ha potuto apprezzare le loro competenze”.

 

“Questi lavoratori -  prosegue Sergio Tabò, segretario generale FELSA CISL Liguria - sono stati impegnati, da 18 mesi, nelle Questure e nelle Prefetture per svolgere servizi fondamental per la collettività come il rinnovo permessi di soggiorno. 

Sono lavoratori in somministrazione, al 31 dicembre gli è scaduto il contratto e ora chiediamo venga promosso questo bando di assegnazione alla stessa agenzia per il lavoro, o a un’altra agenzia, inserendo una clausola sociale, dove chiediamo continuità lavorativa per questi lavoratori. Sappiamo bene che è il Ministero che deve trovare le risorse.
Per quei ragazzi impegnati nelle Questure, il Questore ci aveva detto che il servizio sarebbe proseguito usando, probabilmente, degli agenti quindi sottraendo degli agenti, a scapito della cittadinanza, per svolgere questo tipo di servizio, Dal punto di vista della Prefettura la situazione è molto più drammatica perché sono sotto organico e probabilmente in questo momento il servizio è sospeso. Speriamo di riattivare i ragazzi e di proseguire il servizio”-

 

 

Emanuela Traverso, segretaria generale NIDIL CGIL Genova conclude: “Quello che vogliamo è la continuità occupazionale di questi lavori. Su Genova abbiamo 15 persone somministrate, su 30 in tutta quanta la Liguria, Chiediamo che, come successo per i lavoratori delle Questure, anche per i lavoratori delle Prefetture esca un avviso di procedura negoziata e che all’intento di questo avviso ci sia una clausola di salvaguardia per questi lavoratori, disoccupati dal 31 dicembre. Chiederemo al Prefetto di intercedere, mandando una richiesta, per la salvaguardia dei posti di lavoro di questi ragazzi”.

 

In concomitanza del presidio le categorie del pubblico impiego Fp Cgil Cisl Fp Uil PA hanno organizzato una assemblea del personale del Ministero dell'Interno fortemente preoccupato di poter perdere una parte integrante dell'organico e in solidarietà con lavoratrici e lavoratori che lavorano quotidianamente al loro fianco.

La mobilitazione avviata nel mese di dicembre proseguirà anche nel mese di gennaio e l'attenzione del sindacato rimarrà alta insieme allo stato di agitazione aperto da Nidil, Felsa e Uiltemp.

"Occorre dire basta alla precarietà in questo settore strategico per la pubblica amministrazione, anche alla luce del delicato momento storico e sociale che vivono il Paese e l'Europa", chiudono i segretari

Durante il presidio le OO.SS chiederanno al Prefetto di essere ricevute.

Il SIAP condivide i contenuti del presidio di protesta odierno in atto presso la Prefettura di Genova dalle categorie dei sindacati confederali CGIL CISL UIL a tutela del futuro delle lavoratrici e lavoratori somministrati del Ministero dell’interno.

Come già denunciato a livello nazionale dal nostro Segretario Generale Nazionale Giuseppe Tiani la scelta di lasciare a casa dal 1/1/2023 centinaia di operatori che collaborano quotidianamente all’interno degli Uffici Immigrazione delle Questure italiane sta creando gravi disagi organizzativi.

In Liguria la situazione è critica, nel capoluogo genovese il Questore per tamponare l’uscita di 15 lavoratori ha dovuto assegnare un aliquota di personale che era destinato al controllo del territorio che comunque non riesce a contenere il grave disagio che si riverbererà sul territorio, visto che inevitabilmente aumenteranno a dismisura i tempi di attesa per il rilascio dei permessi di soggiorno: ciò significherà che molti stranieri come prevede la norma potranno soggiornare sul territorio con la semplice ricevuta postale dell’avvenuto deposito della richiesta di permesso.

 

Il fatto che le Questure della Regione Liguria , per motivi si riservatezza istituzionale, continuano a non esporsi direttamente esternando pubblicamente le criticità in atto non deve far sottovalutare la gravità della situazione (atteggiamento che è diventato una regola che vale il generale sulle criticità locali sulla  sicurezza che a lungo andare non aiuta a risolvere le problematiche territoriali)

 

Occorrono risposte rapide e certe ed auspichiamo che il Prefetto di Genova si faccia carico di coordinarsi con le altre prefetture della Liguria per ottenere dal Governo rassicurazioni per la continuità dei servizi risolvendo al più presto le problematiche occupazionali dei lavoratori somministrati del Ministero dell’interno.

Isabella Rizzitano e Chiara Orsetti


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