“I documenti ufficiali ottenuti dai Comitati cittadini grazie a una richiesta di accesso agli atti dicono chiaramente che lo Skymetro è un progetto impattante, costoso e per nulla risolutivo delle criticità che affliggono la mobilità genovese. Davvero vogliamo far credere che ha senso spendere centinaia di milioni di euro per ridurre i tempi di percorrenza in macchina dell’1,49%, con una riduzione sia del traffico complessivo che delle emissioni di CO2 dell’1,25%? Ha davvero senso spendere 398 milioni di euro per far risparmiare agli automobilisti che percorreranno la Valbisagno la bellezza di 28 secondi su mezz’ora?”.
Lo dichiarano i portavoce del M5S Genova, che poi ricordano: “Lo Skymetro è la trovata di Bucci per cancellare il tram, passato in Consiglio comunale ma poi rigettato dal sindaco che preferisce opere più costose e non risolutive per il Tpl cittadino, supportate come nel caso del treno volante da una documentazione lacunosa, approssimativa e piena di errori. Un progetto che si affianca a quello dei Quattro Assi ma che non risolve le criticità trasportistiche genovesi”.
“Lo Skymetro non è l’unico progetto irricevibile imposto dall’alto come da copione ormai noto e contro questa politica, sabato mattina dalle 10 in poi, ben 22 tra Comitati e Associazioni diranno la loro scendendo in piazza per manifestare la propria idea. I cittadini vogliono parlare e incidere su progetti non condivisi come il nuovo forno crematorio di Staglieno, i depositi chimici di Sampierdarena, la nuova diga foranea, la funivia del Lagaccio, la nuova rimessa dell’AMT di via Vecchia… per citare solo alcuni esempi progettuali imposti senza alcuna partecipazione”.
“Contro progetti costosi, impattanti, insalubri e assurdi anche da un punto di vista ambientale e paesaggistico, come M5S sabato saremo al fianco dei cittadini. Rigettiamo la politica del 'decido io e voi fate quello che dico' di Bucci. In un paese civile e democratico, chi paga sulla propria pelle le conseguenze di scelte precise deve avere la possibilità di esprimersi e di non soccombere senza appello”.