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Attualità | 05 giugno 2023, 14:52

"Genoa Sea Inclusion", i detenuti diventano accompagnatori di persone con disabilità

Il progetto di inclusione lavorativa: dovranno accompagnare nelle spiagge libere genovesi

"Genoa Sea Inclusion", i detenuti diventano accompagnatori di persone con disabilità

Si è tenuto oggi ai bagni San Nazaro di Genova il primo corso di formazione per accompagnatori di persone con disabilità sulle spiagge libere genovesi, rivolto ai primi 8 detenuti della Casa Circondariale di Marassi dei 18 complessivamente coinvolti nel progetto, denominato "Genoa Sea Inclusion".

Il corso, organizzato dal Comune di Genova tramite gli assessorati al Lavoro, al Demanio Marittimo e ai Servizi Sociali in partnership con Bagni Marina Genovese,Società Salvamento Nervi, Casa Circondariale di Marassi e le associazioni del territorio genovese, mira a reinserire socialmente e lavorativamente i detenuti, dando loro l'opportunità di imparare un mestiere e costruirsi così una nuova vita.
"L'obiettivo della fruibilità e della accessibilità a tutti delle spiagge, in primis ai disabili – dichiara l’assessore comunale al Demanio Marittimo e al Lavoro Mario Mascia – viene perseguito in questo caso anche tramite percorsi di reinserimento sociale. L'inclusione sociale così diviene non solo fine ma anche mezzo in una corrispondenza biunivoca che crea circoli virtuosi sul territorio".

"La pena nel nostro ordinamento ha una funzione di riabilitazione per arrivare ad un reinserimento nella comunità – commenta l’assessore ai Servizi Sociali e Tutela dei diritti delle fasce deboli Lorenza Rosso – Con questo progetto si riempie di contenuto la funzione della pena e si formeranno dei soggetti in grado di accompagnare per tutta l’estate le persone disabili in spiaggia. Una doppia inclusione che fa bene a tutti".

"Con la nostra adesione a questo progetto di grande rilevanza sociale, abbiamo voluto offrire ai detenuti una concreta possibilità di riscatto  spiega la direttrice della Casa Circondariale di Marassi Tullia Ardito – L’obiettivo resta quello di ridurre il fenomeno della recidiva, costruendo un ponte tra il mondo di dentro e quello di fuori in maniera da ricucire, laddove possibile, la frattura tra l’individuo e la società civile".

Al termine della giornata formativa, che comprende anche un corso di primo soccorso, i 18 detenuti conseguiranno l'abilitazione all'erogazione di un servizio molto importante per le persone con disabilità, che potranno contare per tutta l'estate, da giugno a settembre, sul supporto e la collaborazione di accompagnatori qualificati per entrare in spiaggia, fare il bagno ed usufruire dei servizi su 8 spiagge libere genovesi – ancora in corso di definizione – di cui 4 a Ponente e 4 a Levante, tutte con particolari condizioni di accessibilità per persone disabili. Tra le spiagge coinvolte nel progetto spiccano la "spiaggia dei bambini" di Voltri e quella di Vernazzola.

Il servizio sarà erogato tra le 8 e le 10 ore al giorno, tutti i giorni da giugno a settembre, su turni di 5 ore. Ogni spiaggia, presidiata da un bagnino con la maglia rossa, avrà un accompagnatore con la maglia bianca pronto e qualificato per aiutare le persone disabili in tutte le loro esigenze.

Fondamentale, per la messa a terra del progetto, il ruolo delle associazioni del territorio che da tempo, in collaborazione con il Comune di Genova e Bagni Marina Genovese, lavorano per la realizzazione di spiagge inclusive, accessibili e solidali.

Redazione

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