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Attualità | 11 agosto 2023, 12:38

Dopo i 2 euro per il piattino condivisione gli scontrini ironici "alla ligure" si moltiplicano sui social

Non solo la nota agenzia funebre Taffo, tra meme e fotomontaggi si sprecano le ironie. Ma arriva anche solidarietà ai ristoratori di Finalborgo e la titolare spiega: "Quattro piattini in tutto, per noi lavoro in più e il lavoro va remunerato"

Dopo i 2 euro per il piattino condivisione gli scontrini ironici "alla ligure" si moltiplicano sui social

Negli anni Finalborgo ha indubbiamente cambiato volto grazie al turismo. Eppure, pur essendo balzato fino a una popolarità mondiale, è difficile turbare quella tranquillità che si respira tra le vie del borgo medievale ancor oggi dove l'italiano a volte non è la lingua che più di frequente vi si sente parlare.

E nemmeno in questi giorni dove il "caso" del piattino condivisione fatto pagare 2 euro in un ristorantino tipico sembra aver turbato l'atmosfera, a volte un po' sorniona.

Così non è stato sui social network però, dove il polverone intorno all'Osteria del Cavolo ha scatenato reazioni, commenti e anche ironia su quella che da sempre è considerata una caratteristica peculiare dei liguri: l'essere tirchi. Un vecchio modo di pensare e di vedere, quella proverbiale "pelle dell'orso" difficile da levarsi di dosso, a volte nonostante i fatti dimostrino altro.

Nei giorni scorsi la titolare dell'osteria, la signora Ida, ha reso la sua versione dei fatti rendendola più completa rispetto al post con tanto di scontrino pubblicato da Selvaggia Lucarelli su segnalazione di una sua follower, raccontando di aver portato quattro piattini per condividere in tre persone un primo (le trofie al pesto) e un secondo (le acchiughe), quindi con 4 piattini in totale, e parlando di una questione quasi di principio ma anche di sostanza.

"Questo complica un lavoro in più, e il lavoro secondo me va remunerato - ha spiegato ai microfoni di Repubblica.it - Il tavolo poteva essere occupato da tre persone che magari avrebbero cenato tutti e tre e per me la situazione era diversa. Tutti abbiamo questo tipo di problema, forse ho usato un po' di coraggio".

Nonostante la sua versione dell'accaduto, il web, corroborato anche dal fatto avvenuto sul Lago di Como con un toast sovrapprezzato per il taglio a metà, ha comunque dato via alla sempre pronta ironia social. Dall'agenzia di pompe funebri Taffo con l'urna in condivisione omaggio al finto scontrino di un ristoratore imperiese dove a ogni luogo comune sull'accoglienza ligure corrisponde un surplus, passando per i meme anche più dissacranti come quello di Gesù che, durante l'ultima cena, chiede due euro dopo aver spezzato il pane.

Un modo di scherzare che a molti ristoratori ed esercenti della zona non ha certamente fatto piacere, tanto che sugli stessi social network in diversi, e non solamente finalesi, hanno preso le parti dei titolari dell'Osteria del Cavolo solidarizzando con loro.

Mattia Pastorino

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