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Sanità | 24 ottobre 2023, 10:45

Sestri Ponente, via tre medici su cinque: a rischio il punto di primo soccorso

Dottori in arrivo da altre strutture per evitare la chiusura dell’ospedale Micone

Sestri Ponente, via tre medici su cinque: a rischio il punto di primo soccorso

Medici in prestito per evitare la chiusura. E’ quanto sta accadendo al punto di primo soccorso di Sestri Ponente.

Qui, a stretto giro, tre dei cinque medici in forze all’organico lasceranno servizio a breve rischiando di compromettere le funzionalità dell’ospedale Micone, capace di assistere ogni anno 21mila pazienti.

Per non rischiare di far chiudere il punto di primo soccorso, la Asl3 genovese ha chiesto aiuto agli ospedali della provincia. Anche l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola si era mobilitato con un invito rivolto ai direttori generali del San Martino, Galliera, Evangelico e dell’Asl 4 di Chiavari chiedendo la collaborazione “con urgenza con l’Asl 3 per evitare disservizi che accanto alle difficoltà per la popolazione genererebbero ricadute mediatiche negative”.

I medici lasceranno entro il primo dicembre e per quella data sarà necessario aver trovato una soluzione.

Le mobilitazioni dell’Asl e degli ospedali stanno facendo nascere graduatorie per coprire gli orari di visita, anche richiamando medici in pensione disposti a coprire alcuni turni.

Sul caso è intervenuto anche il capogruppo in Regione di Linea Condivisa e vicepresidente della Commissione Salute Gianni Pastorino: “Nonostante decine di interrogazioni nel corso del suo mandato sul tema drammatico della mancanza di personale sanitario in Liguria e sulle condizioni di lavoro dei nostri operatori, l’Assessore Gratarola sembra solo oggi accorgersi del problema che nello specifico riguarda il Punto di Primo Soccorso di Sestri Ponente, invitando in una nota i Direttori Generali di ASL 3 a valutare proposte operative".

Ancora: “Abbiamo già preso atto da tempo che la gestione tecnica delle tante problematiche della sanità ligure, dalla mancanza di personale ai fantomatici progetti infrastrutturali, non sia il pezzo forte dell’Assessore Gratarola. Siamo però sorpresi, non certo in positivo, che l’agenda dell’Assessore venga data dal risalto mediatico delle sue politiche piuttosto che dalle reali esigenze della sanità ligure”.

Questa mattina durante il consiglio regionale è stata presentata un'interrogazione, sempre Pastorino spiega: "L’Assessore alla Sanità Gratarola assicura che la criticità è stata superata ma non dice come nella sua 'piccatissima' risposta a mezzo stampa, dopo che abbiamo sollevato la questione, dice che solo lui può parlare di sanità perché solo lui, avendo retto per tanto tempo le sorti del DEA di emergenza regionale, ha titolo e competenze per parlare di sanità.

Con questa banalissima risposta non offende me ma tutti i suoi colleghi: un Assessore ai trasporti e al lavoro che fa il ristoratore, un Assessore che si occupa di Protezione Civile e di Sociale che non è né ingegnere né ha mai esercitato professioni in ambito sociale, un Assessore psicologo che si occupa di urbanistica e di territorio. E che dire dell’Assessore alla Sanità che l’ha preceduto, Toti, che da questo punto di vista ha ancora meno competenze dello scrivente. Forse l’Assessore Gratarola non sa che le regole della politica sono diverse dai percorsi sanitari che lui ha frequentato. E poi la smetta di scaricare le responsabilità sulle problematiche di carattere nazionale, ci sono regioni in cui i servizi sanitari funzionano meglio di quelli liguri. Un’ultima domanda: dalla risposta dell’Assessore Gratarola si evince che il problema del Punto d’Intervento di Sestri Ponente è superato. Dagli articoli emersi in questi giorni  però sembra che quella della carenza di personale sia una problematica impellente che preoccupa anche alcuni dirigenti di Asl 3. Una problematica che, come abbiamo sottolineato più volte, interessa l’intera regione. Le persone non chiedono chiacchiere ma servizi sanitari che funzionino e rispondano alle loro esigenze".

"Asl 3 conferma che il problema di copertura dei turni del PPI Micone è stato risolto sia grazie all’identificazione di risorse interne che hanno dato disponibilità alla copertura di turni(si tratta di medici di reparti ospedalieri che non intaccano in alcun modo le risorse del PS di Villa Scassi), sia con la collaborazione di altre Aziende Metropolitane, in particolare Policlinico San Martino e il Galliera, con le quali sono in corso di stipula le relative convenzioni - aggiunge in una nota la stessa Asl - Dal mese di novembre una quota consistente di turni è coperta da risorse interne ad Asl 3, la restante parte da personale delle Aziende in convenzione".

“Grazie alla nostra denuncia sul rischio di chiusura del punto di Primo Intervento dell'ospedale Micone di Sestri Ponente, Regione e Asl 3 sono riusciti a trovare una soluzione per scongiurare anche la sola temporanea cessazione dell'attività”. A dichiararlo i consiglieri regionali della Lista Sansa Ferruccio Sansa e Selena Candia.

“Appena abbiamo scoperto che la struttura era sul punto di chiudere per l'improvvisa decisione di tre medici, su cinque totali, di allontanarsi, abbiamo denunciato la vicenda per richiamare l'attenzione della Regione e di Asl 3 – spiega Ferruccio Sansa, primo firmatario dell'interrogazione sul tema presentata oggi in Consiglio regionale -. Abbiamo anche sottolineato da subito come sarebbe stato deleterio pensare di coprire la carenza di personale al Micone prendendo dei medici dal Pronto soccorso del Villa Scassi. Si sarebbe messa in ginocchio un'altra struttura essenziale, che con i numeri attuali è già vicina al collasso”.

“Grazie al nostro intervento – evidenzia Selena Candia – oggi si stanno cercando delle soluzioni per il Micone. L'assessore Gratarola ha riferito che al momento ci sarebbe la disponibilità di due medici specializzandi e di un medico in pensione per coprire i turni necessari”.  

“Questa vicenda, però, fa emergere ancora una volta la totale disattenzione per quello che accade in uno dei quartieri più popolosi di Genova – conclude Candia -. Dopo la chiusura dell'unico punto prelievi ad accesso libero di via Soliman, oggi siamo arrivati vicini alla chiusura del Primo intervento del Micone. Grazie al nostro tempestivo intervento siamo riusciti a scongiurarla, ma serve una pianificazione chiara e una maggiore attenzione per quest'area del Ponente genovese”.

Redazione

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