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Municipio Centro Est | 02 novembre 2023, 10:09

Svelata dopo decenni di ponteggi la facciata del palazzo Marc’Aurelio Rebuffo di via delle Fontane

Incluso nel sistema dei Rolli, l'edificio fu costruito per volere di Bartolomeo Rebuffo all’inizio del Cinquecento, incorporando parte della cinta muraria cittadina del 1155

Foto: Associazione via del Campo e Caruggi

Foto: Associazione via del Campo e Caruggi

Dopo tanti anni, il palazzo Marc’Aurelio Rebuffo di via delle Fontane è stato liberato dai ponteggi. 

L’edificio, facente parte dei palazzi dei Rolli, oggi ospita il dipartimento di lingue straniere dell’Università degli studi di Genova. Sito al civico numero 2 di piazza di Santa Sabina, è stato oggetto di una lunga ristrutturazione che lo ha riportato al suo antico splendore. 

Il palazzo Marc’Aurelio Rebuffo fu costruito per volere di Bartolomeo Rebuffo all’inizio del Cinquecento, incorporando parte della cinta muraria cittadina del 1155. 

Nel 1644 venne ampliato dal Francesco Rebuffo, diventano così ufficialmente ‘alloggiamento pubblico’ con l'annessione della torre nord dell'antica porta cittadina di Santa Fede (o dei Vacca). Il palazzo venne ulteriormente ampliato nel 1779, quando venne accorpato con l’adiacente palazzo di Via Gramsci per volere del marchese Stefano Serra: pochi anni dopo, nel 1782, la ristrutturazione affidata a Giovanni Battista Pellegrini vide la creazione di una lunga galleria coperta all’altezza del piano nobile, e la nascita del progetto delle facciate su piazza Santa Sabina e su via delle Fontane. Al suo interno è possibile ammirare gli affreschi di Carlo Giuseppe Ratti. 

Alla base del palazzo, lungo via delle Fontane, sono ancora presenti diversi murales e scritte; la più celebre, tra tutte, è quella che ricorda Carlo Giuliani, apparsa ormai da diversi anni e spesso fotografata da genovesi e turisti. “Verrà ritinteggiata anche quella parte” spiega l’Associazione via del Campo e Caruggi, anche se non sono mancati commenti di chi sostiene che le scritte di studenti e attivisti rendano ‘vivo’ l’edificio, che si trova nel pieno del quartiere universitario, al crocevia tra la Darsena e la vicina facoltà di Economia, il polo di via Balbi e i dipartimenti della zona di largo Zecca, fino ad arrivare all’Albergo dei Poveri. 

Chiara Orsetti

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