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Eventi | 16 novembre 2023, 18:32

Il Vietnam che non ti aspetti, ancora ferito dalla guerra, nelle fotografie di Nicola Bertasi

La mostra ‘Like Rain Falling from the sky’ è allestita a Palazzo Grillo: “Un lavoro durato quasi quattro anni, fatto di incontri, testimonianze e ritorni sul luogo del conflitto”

Il Vietnam che non ti aspetti, ancora ferito dalla guerra, nelle fotografie di Nicola Bertasi

Immagini in bianco e nero, ritratti, paesaggi di un Vietnam in cui le tracce della guerra hanno lasciato un solco profondo che ancora oggi ha ripercussioni.

Foto in bianco e nero che ricuciono il tempo passato, quasi fossero un ponte coi giorni nostri in un gioco che inganna la percezione dell’occhio.

A Palazzo Grillo, in piazza delle Vigne, da questa sera sarà visibile la mostra fotografica di Nicola Bertasi dal titolo ‘Like Rain Falling from the sky’, un viaggio che scruta volti, paesaggi del conflitto americano in Vietnam.

Si parte dalla percezione della guerra, spesso distorta dal mondo cinematografico, e nel corso delle stanze si incontrano personaggi e luoghi che, anche in maniera indiretta, compiono il viaggio che il fotografo e artista ha raccontato nel suo lavoro.

“Volevo ricostruire quanto una guerra rimane nel territorio e nella memoria delle persone anche dopo la sua fine - racconta - Il Vietnam si trovava alla giusta distanza temporale per la mia indagine. Poi è nato questo lavoro che è durato quasi quattro anni, fatto di incontri e testimonianze ma anche di ritorni sul luogo del conflitto per fotografarli oggi, per capire quanto rimaneva di quella guerra”.

Bertasi prosegue: “Con il tempo ho aggiunto una serie di collage che ho elaborato dopo una ricerca negli archivi nazionali americani creando immagini in cui materiale d’epoca fa incursione sulle mie fotografie in una nuova declinazione tra tempo e spazio”.

Un viaggio duro, in cui spesso l’artista ha pensato di mollare, come lui stesso ribadisce: “Ci sono stati momenti difficili, soprattutto quando si devono trovare i soldi per affrontare il viaggio. Ci sono stati momenti di difficoltà a trovare un filo. Ho letto tante opere di scrittori vietnamiti e americani, soprattutto quando non trovavo il modo per raccontare questa dinamica astratta della memoria del conflitto. Nello stesso tempo, però, ci sono stati momenti e incontri che mi hanno fatto ritrovare la narrazione e sono stati diversi. Uno su tutti il meraviglioso giornalista con cui ho lavorato in Vietnam e che mi ha aiutato a capire un paese che non conoscevo”.

Il momento fondamentale è arrivato quando tutte le tracce, le fotografie e i documenti sono diventate un libro, ricomponendosi al proprio posto e trovando la chiave della comunicabilità agli osservatori.

“Sono rimasto molto colpito dalla profondità di questo lavoro - prosegue Giovanni Battista Martini, il curatore dell’esposizione - Con una ricerca straordinaria, è riuscito a mettere insieme un racconto poetico, un racconto da artista che ci fa meditare molto profondamente sul tema della guerra che, purtroppo sappiamo essere una realtà molto attuale. Tutto è filtrato attraverso la memoria per portarci a fare una serie di considerazioni soprattutto sugli effetti della guerra in un tempo lungo, portando a meditare su quello che è, purtroppo, il risultato di una guerra in qualsiasi posto, in qualsiasi luogo ma, soprattutto, in qualsiasi tempo”.

Il progetto espositivo sarà visitabile, con ingresso libero e gratuito dal 17 novembre 2023 al 5 gennaio 2024 nelle seguenti giornate: giovedì - venerdì dalle 16 alle 20 e sabato - domenica dalle 14 alle 20.

Isabella Rizzitano

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