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Attualità | 07 marzo 2024, 12:36

All’Acquario una nuova sala dedicata alle Aree Marine Protette della Liguria (Foto)

Quattro vasche con all’interno cernie, triglie, spugne e stelle marine per spiegare l’importanza di tutelare e salvaguardare le nostre coste e portare avanti progetti di protezione della biodiversità

All’Acquario una nuova sala dedicata alle Aree Marine Protette della Liguria (Foto)

Subito dopo le vasche degli squali e dei lamantini, le Aree Marine Protette (AMP) della Liguria trovano nuovo spazio al primo piano dell’Acquario di Genova. La nuova sala espositiva, dedicata alla memoria di Riccardo Cattaneo-Vietti, Professore presso il Dipartimento di Scienze della Terra dell'Ambiente e della Vita dell’Università di Genova, è stata inaugurata ufficialmente questa mattina alla presenza di  Giuseppe Costa, Presidente e Amministratore Delegato di Costa Edutainment, Giovanni Toti, Presidente della Regione Liguria, di Laura Castellano, curatrice del  Dipartimento Mediterraneo dell’Acquario di Genova, dei direttori delle Aree Marine Protette coinvolte e della Capitaneria di Porto di Genova. 

Ma cosa si intende con il termine Aree Marine Protette? 

Si tratta di una porzione di mare o di costa dedicata alla protezione della biodiversità. Al suo interno vengono incentivate iniziative all’insegna della ecosostenibilità. In Liguria ne troviamo tre: Portofino, Cinque Terre e Bergeggi, ed è proprio con queste realtà che Acquario di Genova ha siglato l’accordo di collaborazione scientifica per portare avanti progetti di ricerca e conservazione e ideare azioni di sensibilizzazione e informazione volte a spiegare l’esistenza e l’importanza di queste aree di mare e di costa dedicate alla protezione della biodiversità.

Cosa si trova nelle quattro nuove vasche?

Ospiti della nuova sala all’interno delle quattro vasche sono le numerose specie di pesci e invertebrati mediterranei, oltre a tre postazioni video dove il pubblico potrà ammirare le bellezze delle aree marine protette liguri, conoscere l’attività di tutela e salvaguardia che viene svolta dalla Guardia Costiera in mare e, grazie a un innovativo sistema di webcam subacquea, immergersi in tempo reale nei fondali dell’Area Marina Protetta dell’Isola di Bergeggi. Inoltre, sarà possibile per i visitatori approfondire il tema dell’inquinamento da plastiche in mare, con due installazioni realizzate proprio con plastica riciclata recuperata da reti fantasma trovate in mare. 

Il progetto della nuova sala, che in tal senso costituisce anche un esempio di economia circolare, è a cura dell’architetto Giovanni Guerrieri dello studio Archh in accordo con la direzione tecnica, acquariologica e dei servizi educativi dell’Acquario di Genova.

“Questa nuova sala è fondamentale perché le Aree Marine Protette sono gli attori principali per preservare la biodiversità, e l’Acquario di Genova ha deciso di investire per creare un’area dedicata a queste importantissime aree - spiega Laura Castellano -. Ci sono quattro vasche che rappresentano gli ambienti tipici delle AMP Liguri, con cernie, corvine, spugne, madrepore mediterranee, piantine di posidonia, oltre agli animali riprodotti nelle vasche come gamberi, ricci e stelle. Il Mar Ligure, come tutti i mari, ha bisogno di essere salvaguardato, ma grazie alle misure in corso tutti gli attori in campo stanno facendo del loro meglio: all’interno di questa sala ci sarà proprio una parte dedicata alla divulgazione attraverso dei video, come le attività svolte dalla Guardia Costiera per difendere il nostro mare e la funzione fondamentale di queste aree”.

“Con un milione e quattrocentomila visitatori avuti nel 2023, l’Acquario di Genova sta insegnando a tanti come va rispettato il mondo marino e quanto è bella la nostra città - aggiunge Beppe Costa -. Dobbiamo rinnovarci costantemente, per portare le persone che sono già state a visitare l’Acquario a tornare: questa parte ha oltre trent’anni di vita ed è fondamentale. Il mondo cambia, la sensibilità rispetto ai temi ambientali stanno molto a cuore e dobbiamo essere parte di questo”. 

“Una giornata che unisce eccellenze del territorio: quelle delle Aree Marine Protette insieme al nostro Acquario che è una delle principali attrazioni del nostro capoluogo - sottolinea Giovanni Toti -. Un modo per intrattenere i visitatori in modo più ricco e dimostrare che la salvaguardia dell’ambiente può essere anche motore di nuovo turismo e di nuova ricchezza per il territorio. L’Acquario è una delle grandi attrazioni del territorio ligure, chi non ci viene è comunque raggiunto dall’eco della sua notorietà e sarà uno stimolo in più per venirci a trovare”. 

Davide Virzi, direttore dell’Area Marina Protetta di Bergeggi “Siamo unica AMP in Italia a trasmettere via webcam subacquea la diretta delle immagini dei nostri fondali, e una delle poche attive nel Mediterraneo. Per noi è una giornata importante che segna il rinnovo di una collaborazione strategica con Acquario di Genova e le altre realtà Liguri, non solo per la ricerca scientifica ma soprattutto per la divulgazione e la disseminazione di quello che è il nostro ruolo e l’importanza della tutela degli ambienti marini e costieri e dello sviluppo sostenibile che deve essere una delle priorità non solo degli enti gestori delle AMP ma penso anche delle istituzioni che governano i territori. La collaborazione con Acquario va avanti nel campo della comunicazione e del coinvolgimento delle scuole e  dei turisti: qui c’è la possibilità di ospitare numerosissimi visitatori all’anno, cosa per noi è fondamentale, e ci rende non solo felici ma anche orgogliosi”. 

 

Un po’ di storia 

L'istituzione e la gestione delle Aree Marine Protette è stata introdotta in Italia dall’allora Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare attraverso gli articoli 18 e 19 della legge quadro 394 del 6 dicembre 1991 che ha dettato i principi per l'istituzione e la gestione delle aree naturali protette, al fine di conservare e valorizzare il patrimonio naturale. Sono costituite da ambienti marini, acque, fondali e tratti di costa prospicenti, che presentano un rilevante interesse per le caratteristiche naturali, geomorfologiche, fisiche, biochimiche, con particolare riguardo alla flora e alla fauna marine e costiere nonché per l'importanza scientifica, ecologica, culturale, educativa ed economica che rivestono.

Spesso percepite come zone che comportano solo divieti per l’uomo, le AMP, non sono tratti di costa sottratti alle attività dell’uomo, ma aree all’interno delle quali vengono incentivate iniziative all’insegna dell’ecosostenibilità cui tutti i cittadini sono chiamati a dare un contributo.

Chiara Orsetti

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