Ideare e scrivere un articolo di divulgazione scientifica: questo è il progetto assegnato agli studenti delle classi quarte del liceo scientifico Cassini di Genova nell’ambito del concorso PCTO 2024 organizzato da TEDx Genova.
Il progetto, ideato proprio per i licei scientifici, prevede la creazione di un testo come un divulgatore moderno farebbe, traendo spunti sia da testi scritti sia dal mondo del digitale, scegliendo con cura gli argomenti di cui parlare, e di conseguenza ipotizzare il potenziale pubblico a cui rivolgersi. Ultimo, ma non ultimo, i ragazzi hanno dovuto creare un piano d’azione efficace per la propria comunicazione.
Nello specifico, i sei gruppi di lavoro, composti da tre studenti (tranne uno, dove i membri sono solo due) hanno lavorato, dividendosi i ruoli di redattore, articolista e grafico, su quattro diversi punti in particolare: l’attacco dell’articolo, per guadagnare attenzione dello spettatore; l’introduzione, per spiegare di cosa si parla ed esporre la teoria relativa; lo sviluppo, per inserire esempi, metafore, lasciare spazio alla creatività; la conclusione, dove viene riassunto il punto centrale dell’articolo.
A valutare i lavori dei ragazzi alcune delle personalità di rilievo di TEDx Genova, oltre a due giornaliste della Voce di Genova. Dall’estinzione agli OGM; dal déjà-vu alle onde sonore; dai cosmetici al progetto EcoeFISHent: questi gli argomenti trattati. A portare a casa la vittoria è il gruppo ‘Non solo carta’ formato da Giulia Monte e Francesca Mori. L’articolo delle due studentesse genovesi è stato intitolato ‘Tutti i segreti del déjà-vu - scopriamo le teorie con cui l’uomo ha cercato di spiegare questa sensazione nel corso della storia fino a oggi’ e approfondisce la tematica prendendo come riferimento la sensazione che tutti almeno una volta abbiamo provato e tentando di fornire le informazioni necessarie a chi legge per scoprire di che cosa, effettivamente, si tratta.
“È stato un percorso utile e interessante, potrebbe essere la strada del nostro futuro - commentano le vincitrici -. Scrivere di questo argomento è stata una bella esperienza. Imparare a cercare fonti affidabili è stato interessante, perché pensavamo che fosse più difficile avere a che fare con siti di enti”.