Con un accordo sindacale sancito nei giorni scorsi, e firmato da Cgil, Cisl e Uil, il Comune di Genova ha istituito il fondo di morosità incolpevole, destinato a tutti quei cittadini e quelle famiglie in oggettiva difficoltà nel pagamento dei canoni di affitto.
Il fondo, come scritto nella documentazione di Palazzo Tursi, nasce con l’obiettivo di prevenire "la perdita dell’alloggio" e per agevolare "l’accesso a canoni di affitto più moderati". Il Comune di Genova "gestirà pertanto un bando aperto, sperimentalmente per un anno, per permettere la presentazione delle domande in qualsiasi momento si presenti il problema. L’ufficio, svolte le verifiche necessarie, approverà i contributi e la loro finalità tramite un progetto personalizzato formulato con il richiedente".
Potranno presentare domanda "gli inquilini che hanno ricevuto l’avviso di messa in mora da parte del legale del proprietario, gli inquilini che hanno già in corso un procedimento di sfratto e gli inquilini che, trovandosi nelle suddette condizioni, cercano un alloggio con canone più favorevole".
Sarà criterio preferenziale per la concessione del contributo la presenza all’interno del nucleo familiare "di almeno un componente che sia ultrasettantenne, di un minore, di una persona con invalidità accertata di almeno il 74%". Secondo Palazzo Tursi, "il massimo erogabile per ogni nucleo familiare è pari ad euro dodicimila, che può essere erogato per più di una finalità sopra previste, nell’ambito del progetto individualizzato di superamento dell’emergenza sfratto".
Nel caso di procedura di sfratto già avviata, si useranno ad esaurimento i residui fondi statali, dopo di che verrà utilizzato il fondo morosità incolpevole comunale al fine di: "Sanare la morosità incolpevole accertata con contestuale chiusura della procedura di sfratto in corso fino a un massimo di euro ottomila; oppure cercare l’accordo con il proprietario per la sospensione e il differimento dell’esecuzione del provvedimento di sfratto".