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Attualità | 02 febbraio 2025, 12:47

Posteggio invalidi occupato da moto a San Fruttuoso, la denuncia della residente: "Inaccettabile, impossibile parcheggiare"

"Dopo tanta burocrazia e soldi spesi per ottenere un posto riservato vicino a casa mia, senza aver nemmeno diritto al posto numerato, puntualmente si mettono scooter e il parcheggio diventa impraticabile. Genova non è una città per disabili, in altre Regioni la situazione è diversa" afferma la signora coinvolta Bruna Ruocco

Posteggio invalidi occupato da moto a San Fruttuoso, la denuncia della residente: "Inaccettabile, impossibile parcheggiare"

"Genova non è una città per disabili": proprio da questa affermazione della signora Bruna Ruocco, una residente del quartiere di San Fruttuoso, parte la denuncia che vede il parcheggio dedicato alle persone invalide continuamente occupato, lungo i margini del posto, da motoveicoli, rendendo impraticabile il posteggio. 

"Dopo tutta la burocrazia affrontata e soldi spesi per poter ottenere un posteggio disabili vicino a casa mia, ogni giorno mi ritrovo, quando vado per parcheggiare o per prendere l'auto, diversi scooter messi intorno al posto e più volte diventa impraticabile la situazione. Se il disabile, inoltre, è il passeggero, non riesce nemmeno minimamente a scendere" afferma la signora Ruocco.

Una situazione, quella denunciata dalla signora, che ha dovuto affrontare personalmente, prendendo contatti con gli organi competenti al fine di ottenere, non essendo presente fino a meno di due mesi fa, un posto auto dedicato ai disabili nei pressi della propria abitazione, considerando tutte le difficoltà che la persona affronta quotidianamente nel percorrere lunghi tragitti a piedi: "Oltretutto, come se non bastasse - prosegue Ruocco -, se trovo il parcheggio occupato, non posso fare nulla, perché non ho avuto diritto al posto numerato perché avendo la revisione fra tre anni della mia pratica, non è mi stata concessa neppure questa possibilità". 

"Genova Parcheggi afferma che per avere un parcheggio destinato, quindi numerato, il 'Cude' dev'essere definitivo e non provvisorio, perché tre anni a quanto pare per loro sono troppo poco tempo - racconta la signora -. Francamente lo trovo assurdo, perché una persona che ha problemi come i miei non è che migliora nel corso del tempo". 

Non solo, quindi, la difficoltà nel trovare un parcheggio dedicato alle persone invalide, ma anche la lunga burocrazia che puntualmente dev'essere affrontata e che rende il tutto complicato: "Ci sono una marea di cose da fare e già capire come ottenere il Cude è drammatico. Una volta ottenuto, ho dovuto fare richiesta perché nella mia zona a San Fruttuoso manco c'erano parcheggi disabili nelle vicinanze della mia abitazione - chiarisce Ruocco -. Due mesi fa ho fatto richiesta al Comune e miracolosamente sono riusciti a fare un parcheggio quantomeno vicino ma sempre non assegnato, quindi se trovo posto bene, se non lo trovo, non parcheggio". 

La signora trae delle considerazione in merito a tale vicenda e afferma fin da subito che "Genova non è una città per disabili". "Io sono abbastanza fortunata perché ho problemi a camminare per lunghi tragitti e sono in attesa di essere operata - specifica Bruna Ruocco -. Però davvero, Genova non è misura di disabili, in primis per quanto concerne il trasporto pubblico. Quando vado a prendere i piani terapeutici all'Asl, la situazione è drammatica. Inoltre, tutta questa burocrazia non aiuta ed è scoraggiante. Quando ho fatto richiesta per l'esenzione dal bollo auto, non mi è stato riconosciuta, cosa che in altre Regione non capita. Io mi confronto con amici fuori dalla Liguria e lo dico chiaramente: la nostra Regione è davvero indietro".

Una burocrazia "scoraggiante" sottolinea durante l'intervista la signora Ruocco: "Anche solo che per avere il parcheggio - prosegue -, la prima volta ho dovuto fare una visita di medicina legale e non me l'avevano riconosciuto perché non era stato scritto dall'organo competente uno specifico articolo e ho dovuto fare tutto quanto da capo". 

Federico Antonopulo

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