Proseguono i lavori del ribaltamento a mare di Fincantieri e, dopo la scorsa assemblea pubblica organizzata presso il teatro Verdi a Sestri Ponente, che ha visto il Comune incontrare la comunità della delegazione, i cittadini sono tornati a riunirsi, questa volta presso la sede della delegazione ponentina, a Palazzo Fieschi.
L'incontro, iniziato intorno alle ore 18.00, è stato organizzato da Assoutenti, con l'obiettivo di unire le forze, evitare costosi contenziosi legali e dare una risposta concreta ai sestresi, ma soprattutto con la volontà di costituire un comitato dei danneggiati.
Con l'occasione Furio Truzzi e Rosanna Stifano Presidenti di Assoutenti della Liguria e di Genova, hanno lanciato un appello rivolto all'Autorità portuale di Genova per instaurare un dialogo costruttivo che, sulla scia della positiva esperienza nella gestione dei danni causati dalle microcariche esplose nel 2012 per dragare le acque del porto, eviti il conflitto sociale e giudiziario.
Nel caso in cui, però, questo incontro non dovesse esserci o, non venissero soddisfatte le richieste, i cittadini oggi hanno approvato la mozione che ha proposto una manifestazione per giovedì 27 febbraio alle 17.30, per le strade di Sestri Ponente.
"La nostra è una proposta semplice - afferma il presidente di Assoutenti Liguria, Furio Truzzi -, ovvero quella di fondare un comitato. I nostri obiettivi sono semplici: noi crediamo che la prima azione sarà quella di rapportarsi con le istituzioni, in questo caso Autorità Portuale, per poter avere un dialogo costruttivo".
Come Assoutenti, Truzzi chiarisce che saranno attivati "i nostri tecnici, medici e architetti, che prenderanno atto dei problemi dei cittadini" e che tutto ciò "non avrà un costo che dovranno affrontare le persone".
"Questa sera - prosegue il presidente - si è costituito ufficialmente il Comitato dei Danneggiati, esclusivamente rivolto a chi ha dei danni materiali e alla salute, e attualmente contiamo già una sessantina di adesione. Noi in primis, raccoglieremo tutto il materiale e successivamente, sempre attraverso i nostri esperti, valuteremo e ragioneremo sulla situazione per poi proporre un tavolo direttamente all'Autorità Portuale, durante il quale chiederemo anche un protocollo di risarcimento danni che aiuterà a definire quella che sarà la cifra da destinare alle persone coinvolte". Incontro che, come chiarisce Truzzi, verrà richiesto con una certa urgenza anche in considerazione delle "gravi omissioni commesse".
Come ricorda il presidente di Assoutenti, già in passato ci furono risarcimenti ai cittadini da parte di Autorità Portuale, precisamente nel 2012 quando i danni erano stati causati dalle microcariche esplose per dragare le acque del porto: "Allora con il Presidente Merlo si raggiunse un accordo che consentì di risarcire oltre 300 famiglie del centro storico - dichiara -. Gli abitanti di Sestri meritano lo stesso trattamento e avere i propri diritti riconosciuti".
"Se ci saranno situazioni che ci obbligheranno a intraprendere percorsi legali, lo faremo nonostante questa non sia assolutamente nostra intenzione - afferma Emanuele Guastavino, collaboratore ADOC, l'associazione difesa orientamento dei consumatori -. Ciò che ci auguriamo è che durante gli incontri futuri ci sia disponibilità da parte dell'Autorità Portuale o altri enti e che questi possano garantire situazione di comune accordo".
Presente, durante l'incontro, anche il presidente del comitato cittadino 'Via Sestri e Dintorni', Nicolas Oppedisano: "I cittadini devono essere tutelati, è innaccettabile che nel 2025 ci siano situazioni del genere, con persone che escono dall'appartamento perché non si può stare nella propria casa a causa delle vibrazioni".
"L'obiettivo di tutti i tre comitati di Sestri è il medesimo, ovvero il bene comune del quartiere - prosegue Oppedisano -. Noi abbiamo diritti e paghiamo le tasse come tutti gli altri cittadini genovesi e questo Autorità Portuale deve capirlo. Dobbiamo unirci tutti e non alzare dei muri".



















