E' ancora un Genoa a larghi tratti rivedibile. Eppure, se diversi sono i bocciati, dall'Olimpico “Grande Torino” la squadra di Vieira porta via un punto tornando a smuovere la sua classifica con un pareggio 1-1 al termine di una partita che ha vissuto di sussulti e strappi con un Toro a tratti più convinto nell'attaccare per cercare l'intera posta in palio e un Grifone perlomeno più attento in fase difensiva rispetto a quanto vistosi a Firenze.
Alla fine ne nasce l'ennesimo pareggio tra le due squadre, con almeno due altre buone notizie: il ritorno alla rete di un sempre generoso Pinamonti, l'ennesimo monumentale Vasquez e il ritorno in campo convincente di Messias. Di contro, bocciata la prestazione di Miretti e Vitinha sugli esterni nell'affiancare il loro attaccante di riferimento, con Matturro spesso incerto, soprattutto nel brivido finale con l'arbitro che grazia il Vecchio Balordo.
Cauto nelle scelte iniziali Vieira sui due singoli in dubbio già alla vigilia e più freschi di problemi fisici; infatti in campo dal primo minuto vanno Matturro e Vitinha e non Bani e Messias, in una serata climaticamente non propriamente ideale per il rientro di chi ha avuto qualche problema fisico.
A pagare per primo è però il torinista Tameze che lascia il campo alla mezz'ora di gioco di una prima frazione dove la sua squadra riesce a creare tanto davanti a un Genoa molto preoccupato a non scoprirsi troppo e al contempo è impreciso quando potrebbe ripartire. La prima vera e pericolosa conclusione dei granata arriva però frutto di una ripartenza solo al 26' con la rasoiata di Vlasic controllata in due tempi da Leali. E' lo stesso Genoa ad agire di rimessa d'altro canto, con le occasioni più clamorose appannaggio di Vitinha che però le sciupa in maniera quasi frenetica.
Un primo tempo dov'è così il Toro a passare meritatamente in vantaggio, all'ultimo corner nell'ultimo dei 2' di recupero con l'autorete di Thorsby. L'ennesima prima frazione insufficiente del Genoa, e a farne le spese poco dopo il rientro in campo sono gli esterni, perché Vieira dopo poco più di cinque giri d'orologio manda dentro Zanoli e Messias per Miretti e Vitinha. Ed è costretto poi a cambiare anche Badelj, ma stavolta per un infortunio.
Suo malgrado, però, il cambio si rivela fruttuoso perché il neo entrato Masini al 67' intercetta un pallone troppo leggero giocato dalla mediana di casa e serve Messias che non ci pensa due volte a girare la sfera sull'accorrente Pinamonti che non sbaglia. Un fulmine a ciel sereno che svolta leggermente l'andamento della gara: Vanoli prova subito tre cambi (due peraltro con gli ultimi arrivati Biraghi e Casadei) e poi aggiungendo il peso dell'ex Sanabria verso il finale, mentre il Genoa alza il suo baricentro e fa rifiatare anche Pinamonti rilevato da Ekuban.
Nel finale c'è però solo spazio per le proteste di un Toro tornato a caricare sotto la Maratona per un doppio intervento sospetto nella stessa azione all'intero dell'area genoana su cui il signor Feliciani decide però dal campo di lasciar correre facendo esplodere la rabbia di tutto il popolo granata.
IL TABELLINO
TORINO-GENOA 1-1
Reti: 47' pt. Thorsby aut. (T); 67' Pinamonti (G)
Torino (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Walukiewicz, Maripan, Coco; Lazaro (70' Padersen), Ricci, Tameze (30' Gineitis), Sosa (70' Biraghi); Karamoh (71' Casadei), Vlasic (85' Sanabria); Adams.
A disposizione: Paleari, A. Donnarumma; Masina, Elmas, Salama, Dembélé, Linetty.
Allenatore: P. Vanoli
Genoa (4-3-3): Leali; Sabelli, Vasquez, Matturro, Martin; Thorsby, Badelj (61' Masini), Frendrup; Vitinha (52' Messias), Pinamonti (78' Ekuban), Miretti (52' Zanoli).
A disposizione: Siegrist, Sommariva; Onana, Bani, Norton-Cuffy, Ekhator, Cuenca, Kassa, Venturino.
Allenatore: P. Vieira
Arbitro: Feliciani di Teramo