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Cultura | 26 febbraio 2025, 20:20

Antonio Ricci in cattedra con Renzo Piano: "E' un architetto che insegna facendo finta di non insegnare, uno sconfinatore putiniano"

L'autore tv, "papà" di Striscia la Notizia, insieme al celebre architetto per una lezione evento al Politecnico di Milano

Antonio Ricci in cattedra con Renzo Piano al Politecnico di Milano

Antonio Ricci in cattedra con Renzo Piano al Politecnico di Milano

Antonio Ricci protagonista di una lezione-evento insieme a Renzo Piano. È successo questa mattina, mercoledì 26 febbraio, al Politecnico di Milano. L’incontro si è svolto all’interno del “Laboratorio Arte del Costruire”, negli spazi della “Fondazione Renzo Piano”, un luogo in cui l’architetto genovese dialoga con figure di spicco, “sconfinando” oltre il tradizionale perimetro dell’architettura.  

"Apritevi il più possibile a chi può arricchirvi con altre scienze e altre arti: sconfinate, sconfinate, sconfinate": questo il messaggio che Renzo Piano ha voluto trasmettere agli studenti, un principio che guida anche la realizzazione dei suoi progetti pubblici. "Antonio è pericolosissimo, quando lo chiamo gli chiedo sempre se siamo ancora amici. Fa un lavoro che ha a che fare con il pubblico ed è diabolico…", ha scherzato l’architetto all’inizio dell’incontro.  

A sua volta, Antonio Ricci ha definito Piano "uno sconfinatore putiniano, che insegna facendo finta di non insegnare. La cultura è essere bastardi, non è la purezza". Con queste parole, Ricci ha voluto sottolineare l’importanza del superamento dei limiti, dell’anti-retorica e della ricerca della verità nel creare e nell’informare. "L’architetto non può essere un fedayn, una persona invasata. Il Gabibbo non può essere un architetto. Per certi monumenti vorrei avere un telecomando, come per la tv: faccio clic e cambio il monumento", ha aggiunto, alludendo alla complessità della professione e ai rischi di un approccio troppo dogmatico.  

"Piano ha scelto come amici i più grandi rompiscatole d’Italia. Li misura e ne prende le misure. Guardandolo, non riesco a vedere nulla di retorico nelle sue opere", ha continuato Ricci. "Io ho una buona reputazione, me la sono costruita negli anni e ci tengo molto. Ho affrontato 400 cause e non ne ho mai persa una… Se manca un’informazione corretta, tutto crollerà. Per questo combatto da sempre la cattiva informazione e l’ipocrisia. So di combattere una guerra persa, ma è una battaglia che va portata avanti".  

Parlando della sua esperienza televisiva, Ricci ha tracciato un parallelo con le opere di Piano: "Renzo sfida la gravità, e io ho sfidato la gravità delle persone. Se qualcosa sembra impossibile, io cerco di realizzarla. Ho creato programmi che nessuno credeva potessero funzionare. Con *Striscia la Notizia* nessuno ci credeva, ma io sapevo che sarebbe stato un successo".  

Per Ricci, il messaggio più importante da trasmettere agli studenti è quello di divertirsi nel proprio lavoro: "Non c’è nulla di peggio di un lavoro fatto senza divertimento e passione. E la passione va condivisa. Alla fine tutto finisce, ma intanto il viaggio lo abbiamo vissuto".  

L'amore comune di Ricci e Piano per Italo Calvino li ha portati alla progettazione dell'Orto Rampante ad Alassio. Il posto diverrà sede di serre didattiche, laboratori e spazi artistici che celebreranno l’armonia di natura e cultura. Silvia Arnaud, moglie di Antonio Ricci, ha poi parlato dei progetti su Villa della Pergola e Villa Levi. L’Orto Rampante verrà realizzato nei terreni vicini alla casa dello scrittore e pittore Carlo Levi che lì fu arrestato e mandato al confino durante il regime fascista. Sempre Silvia Arnaud ha raccontato del salvataggio della collina di Alassio dalla speculazione edilizia: "Don Chisciotte ha deciso di partecipare all’asta… io ero contraria", ha detto riferendosi al marito. Poi, riguardo ai successivi restauri, ha aggiunto: "L’operazione era rendere fruibile tutto quello che avevamo preso".

Redazione

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