Il lupo, l'archetipo. Timori non circostanziati mentre si moltiplicano gli avvistamenti e gli esperti, pur non escludendo nulla, chiariscono che gli esemplari temono la presenza dell'uomo e sono rarissimi gli episodi di aggressione.
In queste ore è partito il declassamento comunicato dal Consiglio d'Europa che nei tre mesi successivi all'ok alla Convenzione di Berna prevederà un cambiamento nella protezione del lupo che cambia lo status di tutela da "specie rigorosamente protetta" a "specie protetta".
La proposta di cambio di status era partita nel dicembre 2023, regole che prevedono in ogni caso una regolamentazione dello sfruttamento della specie, per evitare venga messa in pericolo, nonché l'attuazione di misure come periodi di chiusura e la regolamentazione della vendita, detenzione, trasporto e offerta in vendita di animali vivi e morti. Vengono meno però le indicazioni rigide sul divieto totale di cattura, detenzione, uccisione e disturbo. Un contesto che in qualche modo, secondo gli esperti, potrebbe aprire ai piani di contenimento dopo l'escalation di avvistamenti sul territorio anche ligure e genovese quest'inverno.
"Animali molto, molto intelligenti e che si adattano a qualsiasi condizione, che ora sono tornati in numero a cibarsi di caprioli e cervi ma nel tempo si sono adattati a mangiare pecore da transumanza. Serve informazione e un discorso equilibrato", aveva spiegato lo studioso Andrea Marsan, zoologo e docente all'Università degli Studi di Genova a proposito dei tanti avvistamenti che in queste settimane hanno fatto il giro del web a Genova. "La loro presenza è un evento naturale e riguarda la rinaturalizzazione del territorio. Erano scomparsi quando abbiamo usato tutte le risorse disponibili. Il problema è che la natura a noi piace quando la guardiamo in tv ma quando ci scardina un campo di patate non piace più". "Sono animali giovani che vengono cacciati dai nuclei familiari, e finiscono dove possono, dove altri lupi non li aggrediscono - prosegue Marsan - Nei loro confronti c'è un aspetto che riguarda la prevenzione: se non c'è offerta di cibo la loro presenza è molto molto limitata. Questo riguarda la spazzatura, o il cibo per gatti che ad esempio attira e viene lasciato in strada. Controllare questo, ridurrebbe l'eventuale presenza. Dopodiché se ci fossero lupi particolarmente confidenti, sarebbe necessario che gli enti preposti intervenissero per catturare e liberare altrove gli esemplari Serve un giudizio che tenga conto di tutto, anche della sicurezza o di chi è preoccupato o spaventato dall'eventuale presenza nelle campagne, altrimenti si rischia una risposta da far west generale".
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sabato 20 dicembre
venerdì 19 dicembre














