La musica e le parole, la Genova del G8, la città e gli anticorpi collettivi che "esistono e ci sono ancora". Ma anche la politica e la generazione spezzata dalle violenze della piazza. E una visione più distante e complessiva, da sommare ai paralleli storici, quelli attuali, quelli di un'epoca coloniale sepolta solo apparentemente.
C'è questo in 'Come le lucciole' di Francesca Pongiluppi, uscito lo scorso 11 aprile, presentato in una Feltrinelli gremita, quella di Genova, nato navigando su piani temporali diversi, con già all'attivo un titolo: il premio del comitato tecnico della fellowship per scrittrici esordienti, alla sua quarta edizione, vincitore di InQuiete festival a Roma.
Partito dalla Liguria, tornato nella Liguria a cui è legato, il libro edito da Solferino è l'esordio di Francesca aka sui social di Vera_Vittoria_Rossa, genovese, professione assistente sociale, già voce degli Anais, e scrittrice.
La musica e le parole, che nero su bianco raccontano con la voce della protagonista, Sonia, la Genova a cavallo del millennio. Tema generazionale.
"E' 'arrivato premiato'", scherza Francesca, una vita per scrivere il primo libro e poi il tempo che corre, per le prossime avventure letterarie. Al concorso "l'ho presentato l'anno scorso, è entrato nella cinquina, poi è risultato vincitore", spiega.
"Un romanzo politico, sui temi del G8 e del colonialismo, ma 'Come le lucciole' è anche parte di una canzone - dice la sua autrice - contestualizzare un periodo storico è agganciarlo a una colonna sonora che riporta a quel periodo utile a rivivere quello che racconto: immagino che per un lettore ricordare come si sentiva ad ascoltare Manu Chao nel 2001 o negli anni '80 quando sentiva i Righeira serve a tenere insieme le fila e rievocare una storia e una vita".
Nella Genova del G8 che fa da sfondo e da partenza a un viaggio personale della protagonista, "il personaggio principale è particolarmente frastornato, fa molta fatica vivendo quello che è stato per tutti noi il ricordo di quella settimana, in più avendolo 'preparato' da vicino ma avendo poi avuto bisogno di allontanarsi, per avere una visione di insieme". Una visione che parla anche dell'oggi, degli scenari incerti della quotidianità anche internazionale, e poi di donne, di fragilità che brillano nel momento più intenso, come succede alle lucciole.
"Un intreccio mirabile fra memoria e attualità, possibili futuri, senza retorica, attraverso una storia di alleanze fra donne che hanno sempre abitato il margine": questo dicono le motivazioni della giuria di LetteraFutura che hanno portato alla premiazione. Genova ha celebrato con una presentazione affollata e curiosa alla Feltrinelli il battesimo del romanzo. Che però è solo all'inizio del suo viaggio.
A Voltri alla Biblioteca Benzi il 14 maggio, il 23 maggio alla Manifattura Tabacchi per Ubik le sue prossime tappe, con l'autrice. Fino al 31 maggio a Music For Peace, il calendario delle prossime presentazioni imminenti per scoprire Pongiluppi.
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